Google ha annunciato l’arrivo in Italia di un nuovo programma di verifica per gli inserzionisti di servizi finanziari volto a supportare ulteriormente la lotta alle frodi finanziarie nella pubblicità online su Google.
Iniziato alla fine di agosto, il processo impone alle entità che desiderano pubblicizzare servizi finanziari regolamentati attraverso i servizi pubblicitari di Google in Italia di dimostrare di essere autorizzate dalle autorità locali competenti. Inoltre, per poter iniziare la propria attività pubblicitaria, sarà necessario aver completato il programma di verifica degli inserzionisti di Google. L’entrata in vigore della nuova policy è prevista per il 1° novembre.
“La lotta alle frodi finanziarie nella pubblicità è una priorità assoluta per Google, anche in Italia” spiega il team italiano di Big G. “Ci impegniamo affinché la pubblicità che mostriamo sia sicura e affidabile e crediamo che la collaborazione con le istituzioni e le autorità di regolamentazione sia essenziale a tal fine. Per questa ragione, per esempio, in Italia abbiamo collaborato con l’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni – IVASS, e continuiamo a collaborare con le autorità locali competenti, in Europa e nel mondo, per garantire l’efficacia di questo programma”.
Oltre all’Italia, il nuovo programma di verifica è stato attivato in diversi paesi del mondo tra cui Spagna, Francia, Australia e Taiwan. È stato introdotto per la prima volta nel Regno Unito dove Google ha registrato una forte diminuzione delle segnalazioni di annunci che nascondono frodi finanziarie. “I buoni risultati ottenuti dimostrano che questa è una soluzione utile ed efficace per proteggere le persone online e per questo è stata estesa anche al nostro paese” dice il blogpost, che affianca la novità alle preesistenti norme che contribuiscono alla sicurezza dell’ecosistema pubblicitario e impediscono pratiche fraudolente come il phishing, il clickbait o le informazioni ingannevoli su prodotti, servizi o aziende. Sono state anche introdotte regole rigide su come gli inserzionisti possono commercializzare prodotti finanziari come prestiti, servizi di trading sul debito, servizi assicurativi o prodotti finanziari speculativi complessi.
Nel 2022, grazie al lavoro del team ‘umano’ e a sistemi di machine learning sono stati rimossi oltre 198 milioni di annunci che violavano le norme relative ai servizi finanziari.