Google ha annunciato ieri che Privacy Sandbox ha raggiunto la disponibilità generale per il web, ovvero che su Chrome sono ormai disponibili per la maggior parte degli utenti le API di pertinenza e misurazione degli annunci.
Si tratta di un momento chiave per una fruizione di internet più rispettosa della privacy, senza far uso di tattiche invasive come il browser fingerprinting, senza però negare agli inserzionisti la possibilità di raggiungere le persone con annunci targetizzati sui loro interessi.
Anthony Chavez, VP di Privacy Sandbox, ha spiegato nel suo blog post che la disponibilità generale delle API di Privacy Sandbox permette ai fornitori e agli sviluppatori di tecnologia pubblicitaria di testare queste nuove tecnologie su larga scala nei loro prodotti e servizi, dal momento che ora sono disponibili per la maggior parte degli utenti di Chrome. Nei prossimi mesi si arriverà a una copertura del 100%, ma in un primo momento il 3% degli utenti rimarrà escluso per poter condurre test A/B appropriati.
Sono stati lanciati anche nuovi controlli per la privacy per gli annunci in Chrome, che consentono alle persone di gestire il modo in cui le tecnologie di Privacy Sandbox possono essere usate per mostrare loro gli annunci e di personalizzare la propria esperienza scegliendo gli argomenti degli annunci a cui sono interessati, le API di pertinenza e misurazione che vogliono abilitare e non solo.
Nel terzo trimestre avranno dunque luogo i test su larga scala per inserzionisti e publisher. «Le aziende che integrano le API di Privacy Sandbox nelle proprie soluzioni ora possono implementarle e testarle su larga scala per valutare il proprio grado di preparazione all’eliminazione dei cookie di terze parti in Chrome in programma per la seconda metà del 2024» ha detto Chavez. Nel corso dei test, sarà possibile anche simulare il ritiro dei cookie di terze parti con una percentuale dei propri utenti. I cookie verranno disattivati nel primo trimestre del 2024 per l’1% di tutti gli utenti di Chrome, creando gli ambienti necessari per testare l’efficacia delle API di Privacy Sandbox.
