Come cambia il search marketing con l’AI generativa di Google

Alla conferenza degli sviluppatori Google I/O 2023, tra le tante novità riguardanti l’intelligenza artificiale ce n’è anche una che riguarda il search marketing

Disponibile in 180 paesi ma non ancora in Europa in attesa di una versione GDPR compliant, l’intelligenza artificiale di casa Google Bard impatta direttamente anche su search marketing e pubblicità correlata.

Come spiega nel blogpost Vidhya Srinivasan, VP & GM in Google Ads (Search Ads & Ads on Google Experiences), “man mano che l’ecosistema della ricerca evolve con un maggiore focus sull’intelligenza artificiale, gli annunci della rete di ricerca continueranno a svolgere un ruolo fondamentale. Rappresentano fonti aggiuntive di informazioni utili e allo stesso tempo aiutano le persone a scoprire milioni di attività commerciali online”. Del resto il modo in cui si cercano informazioni continua a cambiare: prima è stata la volta del concetto di “vicino a me”, poi dal 2017 è arrivata Lens utilizzata per oltre 12 miliardi di ricerche visive al mese e ancora oggi, spiega Google, “il 15% delle query che riceviamo ogni giorno è completamente inedito. Individuiamo sempre nuovi modi perché le persone trovino le informazioni di cui hanno bisogno”.

L’evoluzione è spinta dal costante tentativo di rendere la ricerca sempre più naturale e intuitiva e l’AI si presta allo scopo grazie alla capacità di comprendere le informazioni, fatto che renderà possibile porre domande completamente nuove, a cui non si pensava che la normale ricerca su Google potesse rispondere.

Il primo passo è l’esperimento in Search Labs chiamato SGE (Search Generative Experience), disponibile nelle prossime settimane negli Stati Uniti, utile per raccogliere feedback dagli utenti. “Gli annunci della rete di Ricerca continueranno ad apparire negli spazi dedicati agli annunci all’interno della pagina. Testeremo e svilupperemo l’esperienza pubblicitaria in base a ciò che apprenderemo” spiega Srinivasan, chiarendo che gli annunci saranno come sempre contrassegnati come ‘ads’ e saranno distinguibili dai risultati di ricerca organica, grazie all’etichetta “Sponsorizzato” in grassetto nero.

L’AI nei prodotti pubblicitari di Google non è comunque una novità: già la utilizza Performance Max utilizzato dagli inserzionisti per trovare opportunità di conversione inesplorate e incrementali e che, mediamente, permette loro di ottenere oltre il 18% in più di conversioni a un costo per azione simile.

Tra le altre funzioni presentate alla conferenza degli sviluppatori Google I/O 2023: l’integrazione in Gmail che aiuta a scrivere bozze di email; Immersive View for Routes per Maps che verrà reso disponibile dall’estate con percorsi in 15 città entro la fine dell’anno, incluse Londra, New York, Tokyo e San Francisco; in Google Foto sarà disponibile nel corso dell’anno l’esperienza chiamata Magic Editor che ricrea automaticamente parti della foto non incluse nello scatto fotografico e permette di cambiare colore al cielo e illuminare la scena.

Come cambia il search marketing con l’AI generativa di Google ultima modifica: 2023-05-12T12:41:03+02:00 da Redazione

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