Il 2012 di Caltagirone Editore si è chiuso con una perdita di oltre 60 milioni (dai -30 dello scorso esercizio), soprattutto per la contrazione della raccolta pubblicitaria. E i segnali di questi primi mesi dell’anno sono tutt’altro che incoraggianti. Nel 1° trimestre dell’anno, il gruppo ha registrato un calo della raccolta pubblicitaria tra “il 20 e il 25% rispetto all’anno scorso”. Lo ha detto durante l’assemblea degli azionisti, il presidente Francesco Gaetano Caltagirone, spiegando che “il dato di febbraio è stato terribile, marzo è stato meno cattivo e i primi dati di aprile sono meno cattivi ma sono sempre cattivi”. “Tra chi si occupa di pubblicità c’è chi vede un rallentamento della discesa nel 2* e nel 3* trimestre di quest’anno; mi auguro che sia così ma per il momento questo non c’è” ha aggiunto.
Per far fronte alla crisi, si punta al contenimento dei costi, ha proseguito il presidente: “abbiamo ristrutturato il personale e stiamo continuando a tagliare i costi dove è possibile”. Ma, spiega, “tutto quello che abbiamo recuperato con la ristrutturazione del personale, il taglio dei costi e la modifica del perimetro di gruppo – che a regime favorirà un risparmio di 12 milioni di euro – si azzera se c’è questo andamento della pubblicità”.