La tecnologia scelta, sviluppata in collaborazione con Shine Technologies e ora in fase di test in 3 Uk e 3 Italia, verrà lanciata probabilmente entro la fine dell’anno. In Italia le sim 3 sono oltre 10 milioni
Dovrebbe essere attivo entro fine anno il servizio di ad-blocking integrato nella rete mobile 3 annunciato da 3 UK e 3 Italia, che lo stanno attualmente testando in collaborazione con Shine Technologies. Parliamo di oltre 30 milioni di sim a livello europeo, considerando anche gli altri paesi come Austria, Danimarca, Irlanda e Svezia e operatori del Gruppo 3, di cui oltre 10 milioni in Italia. Ulteriori dettagli verranno annunciati nei prossimi mesi.
Rispetto ai servizi basati sulle app attualmente disponibili, il servizio di ad-blocking integrato nelle reti mobili rappresenta una soluzione più efficiente per i clienti, poiché riesce ad intervenire su un numero maggiore di banner pubblicitari senza alterare l’esperienza e la velocità di navigazione. Sarà l’utente a decidere personalmente e in autonomia quale pubblicità vedere, filtrando invece gli annunci indesiderati e irrilevanti, con un miglioramento della user experience e risparmiando traffico dati.
Nella nota diffusa, l’azienda ha spiegato i tre obiettivi dell’operazione: primo, che i clienti non dovrebbero pagare per l’utilizzo dei dati consumati per visualizzare la pubblicità sul dispositivo mobile. Questi costi dovrebbero essere a carico degli inserzionisti.
Secondo, che la privacy e la sicurezza dei clienti debba essere completamente protetta mentre alcuni inserzionisti utilizzano la pubblicità per appropriarsi dei dati clienti senza che questi ultimi ne siano a conoscenza o abbiano dato il proprio consenso.
Terzo, che i clienti dovrebbero essere in grado di ricevere solo la pubblicità di loro interesse, senza che l’esperienza e velocità di navigazione venga condizionata da una pubblicità spesso eccessiva, intrusiva e quindi non desiderata.
Secondo Tom Malleschitz, CEO di 3 UK, “L’eccessiva ed irrilevante pubblicità sui dispositivi mobili irrita i clienti e ha un effetto negativo sull’ esperienza di navigazione. L’industria deve lavorare in modo coeso per dare ai clienti la pubblicità che essi desiderano e da cui traggono benefici”