“La preoccupazione di fondo per il 2017 nasce da incognite che generano imprevedibilità” ha detto il presidente di Upa. Difficilmente il prossimo anno sarà migliore del 2016
Il primo semestre dell’anno si è chiuso con investimenti in crescita del 5,1%, ma i più recenti dati macro-economici prospettano un autunno pieno di incertezze. Lo ha detto ieri il presidente UPA non nascondendo una preoccupazione di fondo per il 2017.
Per Lorenzo Sassoli de Bianchi, dunque, il 2016 si chiuderà con investimenti pubblicitari in aumento del 3% “abbondante” come previsto nel corso dell’Assemblea UPA di luglio, non oltre, perché la crescita economica sembra essersi arrestata – lo dice la nota congiunturale ISTAT – proiettando preoccupazioni sull’andamento del prossimo anno.
“I dati macro-economici sono quelli che sono, la preoccupazione di fondo per il 2017 nasce da incognite che generano imprevedibilità”, ha commentato Sassoli rimandando a dicembre un quadro più approfondito in base alle previsioni degli associati UPA. Difficilmente, quindi, il prossimo anno si potrà ottenere una crescita degli investimenti superiore a quella di quest’anno: il presidente UPA ha sottolineato il peso dell’incertezza politica, la crescita dell’automazione che sottrarrà posti di lavoro all’industria, la paura dell’immigrazione, la concorrenza dell’Est del mondo, nonostante l’indice di fiducia EACA relativo al secondo trimestre 2016 riveli per le imprese italiane il livello più alto degli ultimi 2 anni e di tutti gli altri paesi europei.