Secondo un’analisi svolta dall’agenzia Rebold Antevenio Italia, ci sono step che un’azienda non dovrebbe ignorare prima di intraprendere una collaborazione
Sempre più aziende decidono di vendere online attraverso marketplace. veri e propri centri commerciali 2.0. Queste piattaforme hanno conosciuto un forte sviluppo negli ultimi anni, sviluppo accelerato nell’ultimo anno a causa dell’emergenza sanitaria dovuta al covid, che come sappiamo ha rivoluzionato le abitudini di acquisto dei consumatori.
I marketplace, primo fra tutti ovviamente Amazon, sono ormai di uso comune per larga parte della popolazione, se pensiamo che solo nel 2020 oltre 34 milioni di italiano hanno fatto acquisti online. Anche per i venditori utilizzano sempre più spesso questi strumenti, oltre la metà delle aziende italiane è presente sui marketplace e circa il 50% del fatturato proviene dall’ecommerce proprietario.
Molti però commettono l’errore di avvicinarsi a questo universo senza avere le conoscenze necessarie. In questi casi, l’ideale sarebbe individuare un’agenzia specializzata per farsi supportare nel lancio sui marketplace, nella gestione e nell’ottimizzazione dell’ecosistema ecommerce. Ma quali caratteristiche deve avere un’agenzia per offrire questo servizio? Quali sono gli aspetti da valutare? Secondo un’analisi svolta dall’agenzia Rebold Antevenio Italia, ci sono step che un’azienda non dovrebbe ignorare prima di intraprendere la collaborazione.
Esperienza con l’ecommerce: assicurarsi che l’agenzia sia specializzata nel lavorare con l’ ecommerce. Ovvero sia in grado di eseguire un’analisi e un’offerta di servizi che si adatti a preferenze, kpi e budget del cliente. Un’agenzia specializzata può anche offrire la creazione di un prodotto adatto al mercato e aiutare l’azienda a determinare le funzioni richieste per la sua piattaforma online.
Esperienza nella progettazione UX/UI: un’agenzia deve avere esperienza sia nella UX che nella progettazione dell’interfaccia utente, modalità con le quali un’azienda interagisce con i suoi clienti e soprattutto in ottica ecommerce è fondamentale per ottimizzare la customer jounery.
Analizzare il sito dell’agenzia: un’agenzia deve avere un sito di alta qualità soprattutto in termini di design, contenuti e profili dei social media.
Valutare il portfolio dell’agenzia: vagliare il portfolio di un’agenzia è un modo efficace per verificarne le competenze. Molte agenzie suggeriscono una panoramica dei case sui propri siti, utilissimi per analizzare fattori chiave come complessità, funzionalità e risultati, e per capire su che industries sono focalizzate.
Workflow e Unit; conoscere il modo in cui un’agenzia forma un team di progetto e distribuisce i diversi ruoli, su che aree e verticalità è specializzata, aiuta a capire se è quella ideale per le esigenze di marketing del cliente.
Ma ci sono altri elementi che un’azienda deve considerare nella scelta di un marketplace.
Attraverso il controllo e l’analisi delle visite mensili della pagina della piattaforma, può valutarne ad esempio la disponibilità di base clienti attivi per i suoi prodotti, ma anche verificare la provenienza delle visite ricevute per capire se il marketplace vende solo nel mercato interno o in più mercati.
È inoltre importante accertare se esistono marketplace specializzati nel proprio settore merceologico e se ricevono un buon numero di visite. Se così non fosse, dovrà optare per un marketplace multi-categoria come Amazon o Ebay. Inoltre, poiché la maggior parte dei marketplace addebita un abbonamento mensile e una commissione per ogni vendita effettuata, va valutata la struttura dei costi per capire se le vendite che entreranno attraverso quella piattaforma saranno redditizie o meno.
Infine un’azienda deve assicurarsi di avere la capacità operativa e tecnica per lavorare con un marketplace. Soprattutto per integrare questo canale nella sua piattaforma di vendita o CMS, poiché probabilmente avrà uno stock che dovrà essere sincronizzato.