Nel grande mare dello streaming, trovare qualcosa da guardare sta diventando un’incombenza di non poco conto.
Lo rileva l’ultimo studio condotto da Comcast Advertising e FreeWheel intitolato “Content Discovery in a Multiscreen TV World: Surfing and Scrolling in a Sea of Content”.
Il nuovo report globale analizza le tendenze dei consumatori in termini di navigazione e scoperta dei contenuti sulla TV tradizionale e su streaming, negli Stati Uniti e in cinque Paesi europei (Regno Unito, Francia, Germania, Spagna e Italia) sulla base di un sondaggio condotto su un campione rappresentativo della popolazione di 2.500 consumatori di età pari o superiore ai 18 anni negli Stati Uniti, Regno Unito ed Europa.
In un contesto in cui solo il 25% degli intervistati dichiara di poter accedere a tutti i propri contenuti in un’unica soluzione, mentre il 75% salta da un’app all’altra, due terzi degli spettatori europei dedica più di sei minuti alla ricerca di cosa guardare, mentre il 46% afferma che la difficoltà nel trovare nuovi contenuti può diventare un elemento di frustrazione.
Il passaparola tra amici, familiari e colleghi continua a svolgere un ruolo importante nel modo in cui le persone arrivano a conoscere i nuovi contenuti. È così per il 51% degli spettatori europei rispetto al 55% degli americani.
Il genere del contenuto è fondamentale per il 75% degli spettatori europei nella scelta dei contenuti di cui fruire.
Navigare i canali è un’abitudine ancora viva, con il 55% degli spettatori dei cinque Paesi europei interpellati che inizia la sua ricerca di contenuti navigando tra canali o scorrendo una guida ai programmi o un’app.
Le singole piattaforme svolgono un ruolo importante nel modo in cui gli spettatori scelgono i contenuti. Il 53% degli europei afferma di avere trovato e guardato contenuti consigliati nella schermata iniziale, sottolineando quanto sia essenziale sfruttare questa funzione sia per i distributori di contenuti che per gli inserzionisti.
I promo e gli annunci native aumentano la considerazione dei contenuti. L’85% degli spettatori, tra gli Stati Uniti e i cinque Paesi europei, afferma di guardare i contenuti consigliati dal provider con maggior probabilità dopo averne visto un annuncio o il trailer.
“Il pubblico di oggi gode di una quantità di contenuti pressoché illimitata ma la ricerca è frammentata su più piattaforme e dispositivi, il che tende a sopraffare i consumatori, che non sanno come scegliere”, spiega Emmanuel Josserand, senior director, brand, agency, & industry relations di FreeWheel. “Dal momento che la scoperta del contenuto svolge un ruolo considerevole all’interno della user experience, i risultati dello studio offrono indicazioni preziose su come i provider possono migliorare l’esperienza di navigazione dei loro utenti, aspetto che, a sua volta, può tradursi in maggiori opportunità di engagement dello spettatore attraverso annunci pertinenti, oltre che di costruire brand sentiment”.