In vista di Black Friday e Natale, GroupM ha realizzato uno studio sulla propensione ai consumi degli italiani
La voglia di premiarsi e concedersi qualche sfizio non manca ai cittadini italiani alla vigilia del Black Friday e già in vista del Natale. Ma certo lo shopping non sarà compulsivo e irrazionale, dice il nuovo studio “Never ending commerce” realizzato dal team di Development & Insight che si occupa di sviluppo di soluzioni integrate, nuovi prodotti e di analisi e ricerche, che fa capo a Alessia Valneri, Research Director della Unit Business Intelligence & Insight guidata da Federica Setti, Chief Research Officer di GroupM Italy.
I risultati della survey basata su 2.000 interviste sono stati incrociati con i dati raccolti nel Data Hub di GroupM per tracciare uno scenario che rileva fiducia ma anche cautela, inevitabile alla luce della pandemia non ancora archiviata, aumento dei prezzi e incertezza sul futuro.
“L’indice di fiducia dei consumatori è superiore a quello registrato nei mesi precedenti allo scoppio della pandemia. I consumatori sembrano desiderosi di cogliere l’attimo, anche in vista di un futuro che appare incerto – spiega Alessia Valneri -. La voglia di shopping non è svanita, ma si è senza dubbio trasformata. L’approccio è diventato più cauto, ponderato e decisamente più consapevole. Ha a cuore la sostenibilità, il Made in Italy e la ricerca di un benessere più ampio, ma è anche attento a cogliere le occasioni e a ponderare le scelte allungando, se necessario, il proprio journey”.
Il 90% degli italiani afferma di essere intenzionato ad acquistare qualcosa approfittando delle occasioni del Black Friday. Quasi 1 su 4 dichiara di avere un budget superiore rispetto a quello dell’anno precedente e la quota di chi prevede di spendere di più è maggiore rispetto a chi prevede una contrazione della spesa (24% vs. 16%). Solo 12 mesi fa ben il 29% degli intervistati aveva ipotizzato una contrazione della spesa e solo il 18% un suo aumento.
Guardando al Natale, aumentano le perplessità: il 20% prevede un aumento della spesa per i regali, solo il 9,5% prevede per l’anno 2022 un aumento dei suoi consumi rispetto all’anno corrente e il 25% si attende un calo. Il 30% degli intervistati prevede inoltre che il proprio potere di acquisto nel 2022 diminuirà, a fronte di solo un 10% che prevede un aumento. Anche per questo quasi un italiano su quattro conta di aumentare ulteriormente la propria propensione al risparmio, anche a discapito dei consumi.
Shopping consapevole. La voglia di shopping c’è dunque, ma si è trasformata e l’approccio è più cauto, ponderato, circospetto. E’ cresciuta del 75% la quota di intervistati che dichiara di voler fare scelte orientate a un maggiore benessere psicofisico, cresce di un ulteriore 26% quella di chi si propone nel 2022 di fare acquisti più consapevoli e ben del 77% quella di coloro che cercheranno marche e prodotti che rispettano l’ambiente e le persone. Il consumo consapevole investe le aree del biologico (+81%), del chilometro zero (+40%) e del Made in Italy (+26%): tutti campi semantici capaci di conciliare la qualità e il valore dei prodotti con la tutela dell’ambiente e dell’economia nazionale.
Il fascino dello sconto. Promozioni, sconti e occasioni fanno presa sui cittadini anche a fronte di una maggiore frugalità (il 52% dichiara che ridurrà le spese non essenziali, in calo rispetto al 58% del 2020), fenomeno messo in luce anche nell’evoluzione delle Keyword “offerte” utilizzate dai clienti su Amazon nelle scorse settimane aumentate – rispetto all’anno scorso – del +135%.
Smart shopping. Il Black Friday viene visto come l’occasione ideale per concedersi qualche sfizio in maniera smart ed efficiente: un regalo per sé stessi (31%) ma anche per gli altri (27%) meno invece un acquisto funzionale (20%). L’acquisto è comunque meditato e l’allargamento del Black Friday alle settimane prima della data chiave del 26 novembre facilita la valutazione di prezzi e offerte e la pianificazione oculata dell’acquisto nel momento in cui conviene di più. A diversi giorni dalla data, il 55% degli italiani ha dichiarato ad esempio di avere già approfittato delle offerte anticipate per acquistare qualcosa. Quasi metà degli intervistati ha raccolto informazioni o individuato in anticipo un brand preferito ed è dunque solo in attesa del calo del prezzo.
La dilatazione del journey dei consumatori richiede più impegno alle aziende: devono muoversi da un lato in anticipo per presidiare tutti i canali per tempo, dall’altro devono considerare che una quota molto significativa degli acquisti si deciderà negli ultimi giorni o nel giorno esatto dell’evento e che un’ultima frazione ben giocata può permettere di scalare la classifica delle preferenze.
Il primato del journey più lungo spetta all’elettronica di consumo, con tanti consumatori che hanno già individuato un brand preferito e sono quindi solo in attesa dell’offerta giusta, in particolare per telefoni (50%), console o videogiochi (47%), giochi per bambini (47%). La maggioranza deciderà comunque all’ultimo momento, specie per gli accessori per la casa (solo il 22% ha già una preference), i gadget tecnologici (29%) e l’abbigliamento (35%). Da sottolineare l’interesse per TV e decoder in vista dello switch over, con il 40% degli italiani che dichiara di doversi adeguare e la metà di loro interessata alle offerte imminenti per aggiornare il TV.