Secondo l’ultima indagine dell’Osservatorio eCommerce B2C Netcomm – School of Management del Politecnico di Milano quest’anno l’ecommerce B2c raggiungerà i 54 miliardi di euro, con un incremento del 13% sullo scorso anno.
I prodotti segnano un +8% rispetto al 2022 e a fine anno varranno 35,2 miliardi, mentre i servizi toccheranno quota 18,8 miliardi (+22%). Nei prodotti, dopo il rallentamento generalizzato della crescita nel 2022, abbigliamento, beauty e informatica sono i più dinamici, mentre frena leggermente la progressione di food & grocery (+1%) e in generale si fanno sentire il peso dell’inflazione e l’attenzione crescente al prezzo da parte dei consumatori.
I servizi registrano la ripresa di viaggi e turismo (+27% sul 2022) e biglietteria per eventi. I dati, presentati in apertura del Netcomm Forum, secondo Valentina Pontiggia, Direttrice dell’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm – Politecnico di Milano, evidenziano quanto i retailer abbiano compreso il ruolo di ecommerce e innovazione tecnologica nella relazione tra brand e consumatore.
Acquirenti e popolazione. Il numero degli acquirenti online si è stabilizzato sui 33 milioni di italiani, riassorbendo il boom della pandemia, ma la crescita di chi compra abitualmente online (almeno 1 volta al mese) è stata 5,5 volte superiore a quella di chi dichiara meno di 3 acquisti nel trimestre, testimonianza del fatto che l’ecommerce è un’abitudine acquisita. Anche l’innalzarsi dell’età media degli acquirenti, passata da 36 anni a 46 anni, e la diminuzione della quota nei grandi centri urbani sta avvicinando il profilo degli acquirenti online a quello dell’intera popolazione.
Esperienza omnicanale. Secondo l’indagine Netcomm NetRetail, l’esperienza di acquisto degli italiani è sempre più omnicanale: nel 40% dei casi, i consumatori italiani si informano online prima di acquistare in negozio, prevalentemente attraverso la consultazione del sito web di retailer o brand. Allo stesso tempo, anche il negozio aiuta il consumatore a finalizzare l’acquisto online: in 1 caso su 4, infatti, l’acquisto online è stato preceduto da una visita presso un punto di vendita fisico.
Dallo smartphone passa tutto o quasi: l’indagine Netcomm NetRetail rileva che più della metà degli acquisti online è effettuata tramite un dispositivo mobile e che l’incremento nell’utilizzo dello smartphone negli acquisti rispetto al livello pre-pandemia (da 34% a 48%) è dovuto principalmente all’aumento degli acquisti via app. Smartphone e app non diventeranno le uniche modalità di acquisto online, ma hanno assunto un ruolo fondamentale per la gestione smart degli acquisti, a cominciare dalle modalità di autenticazione necessarie nella fase di pagamento. Inoltre, lo smartphone permette di arricchire l’esperienza di acquisto nel punto vendita non solo per le consultazioni dell’ultimo minuto prima di concludere un acquisto, ma anche per permettere ai clienti di essere riconosciuti, avere un profilo e vantaggi personalizzati, pagare e ricevere assistenza nella fase post-vendita.
Evoluzione 4.0. Roberto Liscia, presidente Netcomm, ha infine evidenziato quanto AI, Blockchain, AR, metaversi e NFT stiano aprendo nuovi orizzonti all’extended retail e al tempo stesso nuove sfide “che le imprese, soprattutto quelle di piccole e medie dimensioni, non possono affrontare da sole”, chiedendo che il governo sostenga l’evoluzione 4.0 del settore.
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