Come un testimone solido della ripartenza, l’inaugurazione del WPP Campus di Milano è stata anche occasione per fare il punto sulla ripresa degli investimenti pubblicitari.
Ripresa che secondo Mark Read, CEO WPP, è stata molto più veloce del previsto. “Pensavamo che avremmo recuperato nel 2022 i livelli di investimento del 2019, invece ci siamo arrivati con un anno d’anticipo, e la crescita è la più forte da tanti anni a questa parte”, ha detto, ricordando come la pandemia abbia fatto accelerare anche molti fenomeni di trasformazione. Per Read, a livello globale il digital è sempre più forte, l’ecommerce più veloce e solo la stampa continua a regredire.
L’Italia si conferma come uno dei mercati più dinamici, entrando anche – secondo il CEO di WPP – tra i primi 6 paesi in Europa per la trasformazione digitale.
GroupM ha modificato di recente le sue stime sugli investimenti pubblicitari nel nostro mercato, portandole da un incremento del 10% al +14%. “Gli investimenti stanno superando i livelli del 2019 anche nel nostro paese”, ha detto Massimo Beduschi, Chairman WPP Italia. Per GroupM, che non fornisce ulteriori dettagli per mezzi, TV e digital ne assorbono insieme l’85%, mentre il restante 15% se lo contendono gli altri mezzi, con OOH e radio che vanno più veloci di tutti e la carta stampata che “è il vero problema”.
Le eventuali incertezze dell’automotive, bloccato dalla crisi dei semi conduttori, per Beduschi sono “l’unica nuvola nel cielo” e quand’anche ci fosse una frenata sarebbe ampiamente coperta dalla dinamicità di newcomer come Amazon e Netflix.