Se i protocolli e le iniziative sensibilizzazione tendono a restare lettera morta, un regolamento comunale scritto come si deve può mettere un freno efficace a quelle affissioni che attirano l’attenzione grazie a battute sessiste e volgarità.
Imola ha annunciato la modifica del regolamento sulle affissioni sul territorio comunale, seguendo l’esempio di Bologna, prima città a muoversi in questa direzione con un’analoga iniziativa che risale al novembre del 2014.
La modifica integra nel regolamento stesso il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale che vieta immagini e testi che “rappresentano violenza fisica o morale”, o possano essere ritenute “indecenti, volgari o ripugnanti”, offendano “convinzioni morali, civili o religiose” e che soprattutto non rispettino la dignità della persona. Se le campagne non rispetteranno queste regole il Comune di Imola potrà quindi bloccarle in base al regolamento.
Come scrive il Corriere della Sera, il sindaco di Imola Daniele Manca porterà domani in consiglio comunale il nuovo regolamento, definendola una iniziativa di “salute pubblica” nella quale il Comune sarà supportato da una commissione di personalità del mondo della scuola e della cultura che dovranno decidere se headline e immagini rispettano i principi del codice.
Nel 2013 anche il Comune di Milano aveva messo a punto una serie di regole, ma senza integrarle nel regolamento.