Prima ad usare il Data Ethics Compass di GroupM è Unilever con una versione personalizzata sulla base di mission e vision aziendali
Intende democratizzare la pubblicità etica il nuovo strumento lanciato ieri da GroupM: chiamato Data Ethics Compass e disponibile sotto forma di web app globale, permette di valutare in modo rapido attraverso una metodologia proprietaria il rischio etico dei dati che le aziende vorrebbero utilizzare e delle decisioni informate da tali valutazioni.
Prima ad utilizzarlo è stata Unilever con una versione personalizzata sulla base di mission e vision aziendali. Secondo GroupM, il principale vantaggio di Data Ethics Compass è la capacità di portare oggettività nelle decisioni, grazie a unico framework codificato per tutti i team e tutti i tipi di dati durante il ciclo di vita della pianificazione. La logica di punteggio proprietaria esamina le decisioni dipendenti dai dati per determinare i potenziali rischi etici delle campagne data-driven, guardandole attraverso gli occhi dei consumatori.
“Data Ethics Compass fornisce ai clienti un approccio coerente su come affrontare il rischio etico, dare la priorità e rispettare la privacy delle persone dall’altra parte dello schermo. Questa nuova funzionalità dimostra la convinzione di GroupM che, anche se hai a disposizione certi dati, non significa che dovresti sempre usarli. Abbiamo l’obbligo di ristabilire un equilibrio” commenta Krystal Olivieri, Global SVP for Data Strategy and Partnerships di GroupM.
A lavorare operativamente con Unilever è la sua agenzia media Mindshare che sta applicando strumento e framework alle attivazioni data-driven dei brand dell’azienda. Per sviluppare la versione personalizzata, Mindshareha valutato e collaborato a numerose campagne e scenari di brand con Unilever per integrare i framework etici nell’operatività quotidiana.
“La creazione di un ecosistema digitale responsabile è una priorità per Unilever e l’aggiunta di un overlay etico per l’utilizzo dei dati nei media è il prossimo passaggio chiave – commenta Jennifer Gardiner, Senior Director of Media di Unilever -. I consumatori sono sempre più diffidenti nei confronti della pubblicità e della mancanza di chiarezza sul modo in cui i loro dati vengono raccolti e utilizzati nelle tattiche di profilazione. La nostra partnership con GroupM invia un segnale forte e rassicurante che tutti noi, i nostri partner e agenzie, dobbiamo mettere i consumatori al primo posto”.