Case study. Vertical Stage ed Alfa Romeo, dal live cittadino al contagio web

Un evento originale, internazionale, con location prestigiose, dove Alfa ha trovato coerenze di linguaggio e di mktg

Da format di musica live a media di comunicazione internazionale. Ideato da Stefano Pesca, creativo torinese, e sviluppato e gestito da Eggers 2.0, la factory creativa guidata da Guido Avigdor, Giorgio Risi e Pietro Dotti, Vertical Stage Session nasce con l’idea di trasformare le strade delle città in un gigantesco “dancefloor” e i palazzi e i loro balconi in un palcoscenico sospeso nell’aria. ‘Motore artistico’ dell’evento sono i Motel Connection di Samuel Romano (voce dei Subsonica), Pierfunk e Pisti, gruppo di riferimento nell’electropop.

Dal primo live a Torino nel 2010, durante Paratissima il fuori salone di Artissima, con più di 20.000 persone che hanno ballato sotto la pioggia nel quartiere di San Salvario, all’anno dopo a Milano con la chiusura del Fuori Salone: presenti in 15.000. Nello stesso anno ha luogo anche la prima data internazionale, a Bruxelles. I balconi scelti sono prestigiosissimi: quelli del Parlamento Europeo. A fianco dei Motel ci sono gli Hot Chip e la piazza si riempie di oltre 15.000 persone.

Quest’anno Vertical Stage e’ diventato un tour strutturato in Italia e all’estero. La prima data e’ stata a Firenze, durante Pitti Uomo, con 9.000 persone presenti. Alle altre date italiane di Cagliari, Bologna, Roma, si aggiungeranno poi Londra il 26 agosto (si sta lavorando per avere come location prestigiosa il Covent Garden), Parigi (durante la Notte Bianca della citta’) e Istanbul. In tutte le tappe internazionali e’ previsto un gruppo ‘locale’ che affianchera’ la band italiana.
«La ricetta – spiegano a Eggers 2.0 – e’ quella di puntare su eventi ad alta densità giovanile e palazzi spettacolari, per rendere la manifestazione ogni volta più sorprendente».

 

Maurizio Spagnulo

Ad accompagnare fin dall’inizio questo format e’ Alfa Romeo che, dal 2010, e’ lo sponsor di riferimento. «Fin dal primo giorno in cui mi hanno presentato il progetto – racconta Maurizio Spagnulo, Fiat Group Automobiles media&digital marketing director e Alfa Romeo marketing communication director – ho provato entusiasmo verso l’evento. E’ un format che attira e che fa parlare, perche’ originale e coinvolge aree privilegiate delle metropoli. Oltre alla presenza fisica considerevole (ad oggi circa 60mila persone hanno visto un Vertical Stage dal vivo), il vero ritorno avviene poi sul web e sui social media in particolare. Se a Bruxelles, ad esempio, il concerto e’ finito tra le news della giornata nel tg1 locale, la cassa di risonanza digitale e’ stata ancora piu’ preziosa per noi. Perche’ i numeri diventano esponenziali e perche’ il media ci permette di raggiungere quella parte di target che per Alfa, e Alfa MiTo in particolare, e’ indispensabile e difficile da catturare con altri media, se non con il digitale o le strade delle citta’. C’e’ una coerenza di territorio di marketing, ma anche di linguaggio: MiTo da anni si affianca alla musica elettronica,  La differenza dalla sponsorizzazione di un concerto musciale e’ che li’ l’attenzione si focalizza sulla star, nei Vertical Stage gli occhi sono puntati sull’evento e sugli sponsor».
Oltre ad Alfa, altri brand che si sono legati al format figurano Red Bull, Jagermeister, Diesel. L’evoluzione dei Vertical Stage riguardera’ una partnership con un gruppo media, che amplificherà l’evento su radio e tv. E la possibilita’ di diventare una fiction tv.



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Case study. Vertical Stage ed Alfa Romeo, dal live cittadino al contagio web ultima modifica: 2012-07-24T12:54:41+02:00 da Redazione

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