Un’esperienza digitale prodotta da B-Reel dimostra la minaccia che corrono le cose che più si amano
Punta a comunicare al pubblico che i cambiamenti climatici impattano la vita quotidiana di tutti, non solo degli orsi bianchi nell’Artico lontano e sperduto “che dopotutto chi se ne importa”. Che la vita cambia a partire dalle cose che amiamo di più, come le montagne o la propria città, o la pasta e il cioccolato.
Questo l’obiettivo dell’esperienza digitale creata dalla casa di produzione digitale B-Reel per Climate Reality Project, organizzazione non profit guidata dall’ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore.
L’idea del sito http://whatilove.org è dare corpo a un’idea astratta, quella dei cambiamenti climatici, portando all’attenzione della gente esempi concreti e immediatamente alla portata dei più. Viene chiesto infatti di scegliere tra una serie di immagini otto cose che si amano, e poi viene spiegato con dei ‘factoids’ perché ognuna di queste rischia di sparire a causa dell’inquinamento e del cambiamento climatico. Perché, come spiega il claim, ‘To love a thing means wanting it to exist”.
A promuovere l’esperienza è stato realizzato anche uno spot con voce narrante dell’attrice Demi Moore. La colonna sonora è stata curata da Nylon Studios, casa di produzione audio con sede a Sydney.