Il New York Times concederà in licenza i suoi contenuti ad Amazon e alla sua AI

Anche il New York Times alla fine ha ceduto alle lusinghe dei colossi della tecnologia, siglando il suo primo accordo di licenza pluriennale per concedere ad Amazon l’utilizzo dei propri contenuti editoriali in una serie di esperienze per i suoi utenti.

Come spiega la nota dell’azienda, molto stringata e priva dei dettagli finanziari, questo accordo “amplia la relazione esistente tra le aziende e porterà valore aggiunto ai clienti di Amazon, oltre a rendere il giornalismo del Times accessibile a un pubblico più vasto”.

Più nello specifico, i contenuti editoriali da The New York Times, NYT Cooking e The Athletic sono stati concessi per usi legati all’IA che includono la visualizzazione in tempo reale di riassunti e brevi estratti di contenuti del Times all’interno di prodotti e servizi Amazon, come Alexa, e l’addestramento dei modelli di base proprietari di Amazon. Non mancheranno i link diretti ai prodotti del NYT per poter risalire alla fonte.

Si tratta di un cambiamento notevole dall’opposizione che la società editoriale ha sempre tenuto nei confronti delle aziende tecnologiche, portando pure in tribunale OpenAI e Microsoft per violazione del copyright accusandoli di aver utilizzato i suoi contenuti per addestrare i rispettivi chatbot di AI. Cause che, scrive Reuters, sono costate a The New York Times Company 4,4 milioni di dollari in costi legali al lordo delle imposte nel 1Q2025. Nel frattempo OpenAi ha stretto numerosi accordi a parecchi zero con editori e testate, come il Financial Times, Axel Springer, Le Monde, Prisa Media e Time, per l’utilizzo dei loro contenuti.

Il New York Times concederà in licenza i suoi contenuti ad Amazon e alla sua AI ultima modifica: 2025-05-29T19:52:20+02:00 da Redazione

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