Aperti per shopping nonostante tutto: le esperienze di vendite tech di Eppela, ShopCall e Scalo Milano

Lentamente e in ordine sparso si moltiplicano le iniziative che portano l’eCommerce ai negozi di prossimità

Una piattaforma di crowdfunding, una soluzione tecnologica, un grande outlet: in comune hanno iniziative solidali a sostegno dei negozi di prossimità fermi per le restrizioni imposte dal governo nel contrasto della pandemia. Eppela ha lanciato il 26 novembre ‘Sotto lo stesso albero’ che, attiva fino al 5 gennaio 2021, vuole dare l’opportunità a chi non ha risorse e competenze per crearsi una visibilità sul web di affiancare alla tradizionale vendita in negozio anche quella online. La piattaforma mette a disposizione l’infrastruttura tecnologica dove pubblicare una selezione di prodotti, dai libri alla pasticceria, che gli acquirenti possono selezionare, poi il negozio si occupa della consegna al destinatario.

Più organico il progetto di Confcommercio Ascom Bra che in collaborazione con la piattaforma di videostreaming ShopCall, consente a 250 negozi e circa 20 settori merceologici della ‘città slow’ di tenere le serrande alzate. La vendita avviene tramite videochiamata, l’acquisto può essere completato online, attraverso un sistema di pagamento integrato con Stripe, ritirando la merce in negozio o scegliendo di riceverla a casa. “Le chiusure forzate delle attività commerciali e la concorrenza delle piattaforme eCommerce hanno dato un colpo pesantissimo al commercio di vicinato e a quello tradizionale”, ha commentato Luigi Barbero, direttore di Ascom Bra, che ha trovato l’accordo economico per proporre ShopCall agli associati gratuitamente per 6 mesi. Per usufruire del servizio ShopCall basta che il negoziante condivida il link o il QR-code del proprio negozio sui propri canali di comunicazione, siano essi digitali o fisici.

WhatsApp Business è invece la soluzione scelta da Scalo Milano per supportare i suoi negozi aiutandoli a trasformarsi in una vetrina digitale, guidando l’acquirente in ogni fase dell’acquisto, favorendo lo shopping a distanza con il servizio di consegna a domicilio. Il progetto, che non si ferma al periodo delle festività, è far diventare l’outlet sempre più smart estendendo l’utilizzo di WhatsApp Business oltre il customer service o la semplice richiesta di informazioni.

Sull’app si possono consultare i cataloghi dei negozi, poi lo shopper viene messo in contatto diretto con il negozio dove viene assistito dal personale in ogni passaggio dell’acquisto che può essere concluso con la classica spedizione via corriere, il ritiro in modalità click and collect – non appena l’outlet riaprirà – oppure con la consegna in giornata.

I librai indipendenti, anche se nel secondo confinamento le librerie sono rimaste aperte, si sono organizzati con modalità simili a sostegno dell’economia del territorio. Nata in marzo, ideata e realizzata dalla società di promozione e marketing librario Promedi, Libri da Asporto associa 310 librerie e 202 editori e i lettori su un’unica piattaforma: si sceglie il libro, si contatta la libreria e i libri vengono consegnati direttamente a casa. Il network non è solo un marketplace: ha anche un circuito di presentazioni condiviso e collabora con Radio Elettrica che ospita ogni settimana due librerie con le loro classifiche di libri e playlist musicali. Bookdealer è invece una piattaforma di eCommerce, nata anch’essa dalla necessità durante il primo confinamento, associa 500 librerie indipendenti che consegnano a domicilio a un costo non superiore a 1,90 euro, trattenendo circa 1 euro per ogni ordine.

Aperti per shopping nonostante tutto: le esperienze di vendite tech di Eppela, ShopCall e Scalo Milano ultima modifica: 2020-11-30T11:21:30+01:00 da Redazione

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