Qualcuno l’ha definita la rivincita degli incumbent: nel corso della call con gli analisti in occasione dei risultati del 4Q, Amazon ha annunciato la chiusura di molti, ma non tutti, Amazon Fresh e Amazon Go e di voler mettere in pausa le nuove aperture.
Nel marzo dello scorso anno il marketplace aveva deciso di chiudere le librerie fisiche, i negozi 4-star e i pop-up che offrivano una rotazione di prodotti e marche, proprio per concentrare i suoi sforzi sui negozi Fresh e Go.
Nonostante i grandi investimenti in tecnologie – che Amazon ha iniziato a vendere a terzi – i risultati non sono stati all’altezza. Anzi, proprio la troppa tecnologia e la poca esperienza nel retail secondo alcuni esperti di retail hanno tenuto lontani i clienti.
Nel corso della call il CEO Andy Jassy ha detto che Amazon continuerà a sperimentare questi negozi alla ricerca di un format che la differenzi dai concorrenti e piaccia ai consumatori, convinto che l’equazione possa essere risolta entro fine 2023, ma per alcuni critici Amazon Fresh e Amazon Go non facevano in alcun modo la differenza, risolvendo problemi che non c’erano.
Amazon sta anche cambiando le condizioni di acquisto grocery nel programma in abbonamento Prime: dal 28 febbraio si pagheranno tutte le consegne di spese alimentari di importo inferiore ai 150 dollari, con fee che variano dai 4 ai 10 dollari, mentre Walmart continua a mantenere gratuite le consegne per spese di importo superiore ai 35 dollari e lo ha ribadito con un post su Twitter.
