Salvation Army e Cloudfactory trollano Balenciaga con una collezione di scarpe veramente distrutte

Qualche tempo fa il brand di moda Balenciaga ha presentato, all’interno della nuova collezione di sneaker,   una capsule in edizione limitata a 100 paia che ha creato scalpore, in quanto le scarpe erano completamente distrutte a fronte di un cartellino di ben 1.850 dollari.

Sicuramente una provocazione sui riti della moda contemporanea da parte del direttore creativo Demna Gvasalia, che però è riuscito a far arrabbiare un sacco di gente per aver preso in giro contemporaneamente sia i ricchi che i poveri.

Da qui l’idea dell’agenzia olandese Cloudfactory per la sede locale della charity Salvation Army ReShare che hanno creato il sito trulydestroyed.com con una collezione di scarpe in edizione limitata.

Stavolta, invece che distrutte intenzionalmente, i modelli Truly Destroyed erano veramente sfasciati per essere stati indossati per tanti anni dalle persone che vivono in strada. L’aspetto vissuto, qui, non è finzione ma la pura e dura realtà della povertà vera. Ogni paio di scarpe è stato fotografato da Carli Hermès e presentato con la descrizione di come è finito in quello stato, con insight sulla vita di chi lo ha indossato.

«La creatività e la varietà del mondo della moda possono certamente essere meravigliose. Tuttavia, a volte sono in contrasto con ciò che l’abbigliamento significa per la maggior parte delle persone con cui abbiamo a che fare. Le scarpe distrutte di un senzatetto di fronte ai prodotti di alta moda riflettono letteralmente e simbolicamente la disuguaglianza nel mondo» commenta Thamar Keuning, Marketing & Communications di Salvation Army ReShare, che spiega come l’iniziativa è stata funzionale ad attirare l’attenzione sul problema sociale dei 32.000 senzatetto che vivono nei Paesi Bassi.

«Abbiamo molto rispetto per la visione di Demna Gvasalia, il direttore creativo di Balenciaga, e per quello che sta facendo con il brand attingendo brillantemente alla cultura pop. Capiamo che il mondo della moda ha i suoi codici e non siamo qui per giudicarli – commenta Julio Álvarez, direttore creativo di Cloudfactory -. Se non altro, gli siamo grati per aver descritto le sneaker in edizione limitata come “totalmente distrutte”, perché è proprio questo che ha dato il via alla nostra idea: vendere scarpe usate indossate da homeless. Non trattate per sembrare distrutte, ma veramente distrutte, a causa delle loro dure condizioni di vita. Ci offre un bel trampolino per portare notorietà alla realtà più dura».

«Si tratta di dirottare la conversazione per cercare di trasmettere un messaggio significativo. Non a spese di Balenciaga, ma grazie a loro e rispettandoli, costruendo sulle spalle dei giganti» aggiunge il direttore creativo César García.

Salvation Army e Cloudfactory trollano Balenciaga con una collezione di scarpe veramente distrutte ultima modifica: 2022-06-08T11:59:53+02:00 da Redazione

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