I 5 membri dell’ente – BigCommerce, AKQA, Wunderman Thompson, Storyblok e Adyen – hanno promosso l’infrastruttura tecnologica componibile in un evento al Wpp Campus di Milano
Piattaforme tecnologiche performanti, sistemi di pagamento pensati per la multicanalità, inevitabili mutazioni del brand e dei suoi asset, rinascita della content experience, ridefinizione delle regole dello storytelling e nuove frontiere da varcare grazie all’integrazione con l’AI e la programmazione 3D: questi i temi discussi durante l’evento “Future Proof E-commerce Experience” che si è tenuto al WPP Campus di Milano.
A promuoverlo è stata MACH Alliance, ente di settore senza scopo di lucro che sostiene ecosistemi tecnologici aziendali aperti e all’avanguardia che comprendono microservizi, API-first, SaaS cloud-native e principali headless.
BigCommerce, AKQA, Wunderman Thompson, Storyblok e Adyen – ossia i 5 membri che ne fanno parte – hanno raccontato alle aziende italiane come una progettazione basata su un approccio “composable” consenta di creare da subito una migliore esperienza e-commerce, cogliendo le opportunità di mercato e tecnologiche.
Al contempo, si è parlato di come tali sistemi, grazie all’elevata flessibilità che caratterizza le soluzioni MACH, abbiano il pregio di seguire con rapidità ed efficienza le evoluzioni interne ed esterne alle imprese, rendendo possibile quella trasformazione continua imposta dal contesto attuale.
MACH è uno standard tecnologico del settore che descrive la tecnologia moderna. I prerequisiti per raggiungere questo standard sono SaaS basato su microservizi, API-first, Cloud-native e Headless.
Presenti all’evento diverse aziende che operano in molteplici settori del B2B e B2C, prevalentemente del fashion, della tecnologia, della telefonia, dell’automotive e del food: alcune già mature sul fronte e-commerce, altre in fase esplorativa.
«Le aziende hanno bisogno di architetture meglio attrezzate per il cambiamento. Il commercio componibile costruito attorno allo standard di settore MACH sta diventando il modello preferito per i commercianti B2C e B2B aziendali progressivi per ottenere la flessibilità e l’agilità necessarie per adattarsi a tale cambiamento man mano che il business si evolve, proliferando anche la crescita – ha affermato Irene Rossetto, country director Italia di BigCommerce -. Il commercio componibile consente alle aziende di avere la flessibilità di personalizzare e combinare i migliori partner dalla creazione del contenuto e della strategia giusti ai pagamenti all’automazione del marketing per creare uno stack tecnologico solido che possono essere sostituiti man mano che le esigenze si evolvono».