L’obiettivo è le trovare le migliori soluzioni per innovare il processo di riconoscimento dei prodotti
Bricoman Italia e Digital Magics hanno avviato l’iniziativa Object Recognition For A Smart Checkout. Si tratta di una call for innovation rivolta a tutte le startup italiane che si occupano di riconoscimento oggetti, realtà virtuale e realtà aumentata. L’obiettivo è le trovare le migliori soluzioni per innovare il processo di riconoscimento dei prodotti che, in fase di checkout, non vengono correttamente riconosciuti dalle casse attraverso il classico codice a barre, perché rovinato (e quindi non leggibile dallo scanner), diverso da quello presente nel catalogo (e per questo non riconosciuto) o del tutto assente.
La velocità di acquisto è uno dei pilastri della strategia di Bricoman. Vincerà quindi la sfida – aperta fino al 24 maggio, il 29 ci sarà in pitch con l’azienda per le proposte selezionate – chi proporrà una soluzione concreta per permettere alle hostess di cassa di riconoscere facilmente questi prodotti, riducendo così il tempo di attesa dei clienti.
L’iniziativa rientra nel programma di Open Innovation strutturato da Digital Magics per innovare processi interni, prodotti e servizi di Bricoman.
“Questa nuova Call dedicata a una fase fondamentale dell’acquisto nei negozi – dichiara Layla Pavone, amministratore delegato di Digital Magics per l’industry innovation – fa parte del progetto annuale di ‘Open Innovation’, che abbiamo studiato per Bricoman Italia e che ha ottenuto ottimi risultati su vari fronti: dalla formazione, allo sviluppo di nuove tecnologie fino all’innovazione aziendale interna grazie al digitale. La collaborazione fra imprese e startup innovative è fondamentale per entrambe e porta vantaggi concreti. Per esempio all’interno del BM Lab, il nuovo spazio progettato accanto agli uffici di Bricoman a Rozzano, dedicato proprio agli startupper, Bricoman Italia sta sviluppando un programma chatbot insieme a un finalista della Call lanciata a fine 2016 e sta integrando anche parte della tecnologia di un altro progetto che aveva partecipato alla fase finale”.