Al via dal GP del Bahrain con attività di comunicazione dirette a pubblici differenziati, occasioni per diffondere nel mondo un “luxury italian touch”, mantenendo un linguaggio di alto livello
Per i prossimi tre anni le vittorie della Formula 1 verranno annaffiate con Ferrari Trento. Una partnership voluta dal Gruppo Lunelli per dar seguito al legame dell’azienda con gli sport insieme all’organizzazione più strategica per portare il brand su un palcoscenico globale. L’obiettivo dell’accordo è infatti crescere oltre confine, potenziando l’awareness nei paesi chiave come Usa, Giappone, Russia e Uk, alzare il percepito del marchio e, in termini di bottiglie, raddoppiare l’export.
«E’ un’operazione di lungo termine con obiettivi che non si raggiungono in uno o due anni – ha detto l’amministratore delegato e presidente del Gruppo Matteo Lunelli -. Crediamo che l’ingresso nella Formula 1, con cui abbiamo in comune il valore dell’eccellenza, l’ossessione per l’attenzione ai particolari, l’innovazione e la passione, sarà una pietra miliare per la marca. Le bottiglie di Ferrari Trento saranno stappate sul podio e saranno presenti nei paddok a disposizione degli ospiti e dei partner, abbinate ai piatti preparati dagli chef della F1. Molte persone ci conoscono a livello italiano e internazionale ma questa partnership ci aiuterà a farci conoscere dove Ferrari non è ancora arrivato”.
In realtà c’è un precedente: nel 1980 Ferrari Trento era stato presente al GP di Monza, ma stavolta l’opportunità è stata scalata globalmente e per un periodo molto più lungo. “E’ un progetto fondamentale che farà la differenza per il brand Ferrari a livello internazionale e porterà più stile italiano nella F1” aggiunge Lunelli.
Si parte dunque il 28 marzo con l’avvio del Campionato di Formula 1 e il Gran Premio Gulf Air del Bahrain per proseguire con un fitto calendario di appuntamenti. Momento clou sarà il Grand Prix di Imola per il quale verranno sviluppate attività creative e di coinvolgimento speciali.
La partnership offre tantissime opportunità di comunicazione e marketing spiega Simone Masè, Direttore Generale del Gruppo Lunelli. «Quello della Formula 1 è un mondo molto attrattivo per diverse tipologie di target, che possono variare a seconda delle aree del mondo. Nel quadro di una strategia globale, focalizzeremo le nostre risorse per colpire i target delle diverse aree geografiche mantenendo un linguaggio di alto livello. Porteremo nella Formula 1 quel ‘luxury italian touch’ a cui possiamo dire di appartenere”.
Ci sarà insomma modo di sviluppare tante iniziative ispirate dalla diversità dei luoghi, delle culture e delle tradizioni dei paesi in cui si tengono le gare.
La bottiglia che avrà l’onore del podio sarà una Jeroboam di Ferrari Trentodoc blanc de blancs, probabilmente con un’etichetta particolare. “Ci sarà qualcosa di speciale, ma non vogliamo fare spoiler” suggerisce Matteo Lunelli, aggiungendo che la bottiglia della vittoria si presta a elaborazioni creative e personalizzazioni.
Stefano Domenicali, da inizio anno Presidente e CEO di Formula 1, ha commentato «E’ la prima volta che le bollicine italiane salgono sul podio in modo permanente. Conoscono l’azienda da molti anni e quando sono arrivato in F1, con il percorso di partnership già avviato dall’anno precedente, sono stato certo che fosse la scelta giusta. Nonostante il covid, ci stiamo preparando per sviluppare la partnership al meglio, in contatto con gli organizzatori dei GP e le istituzioni dei paesi che li ospiteranno. Stiamo pensando anche a tante iniziative per rendere il nostro sport attraente per i giovani».