Non è raro che gli influencer attirino su di sé critiche ai loro stili di vita poco ecologici, tra viaggi in aerei privati ed elicotteri, che magari contrastano con le loro dichiarazioni, il tutto diffuso senza soluzione di continuità sui loro canali Instagram. E adesso la ong Myclimate ha trovato un modo per gettare una luce sulle loro incoerenze grazie a un bot ideato dall’agenzia Jung von Matt Havel e dagli sviluppatori di Championship Records.
Il Myclimate Carbon Tracker ha analizzato i tag di geolocalizzazione sui social di oltre 1.000 influencer e celebrità tra i quali Paris Hilton, Katy Perry, 50 Cent, Jack Harlow e Beyoncé e, in base alla distanza tra due post con tag di posizione, identifica i voli e calcola le emissioni risultanti. Il bot genera poi un commento personalizzato che ricorda loro le opzioni di viaggio alternative e di fare donazioni per progetti climatici.
Ad alcuni frequent flyer particolarmente celebri, sono stati dedicati commenti individuali. E alla fine il bot ha realizzato una classifica con gli influencer più inquinanti sul sito carbontracker.myclimate.org.
L’iniziativa è accompagnata da una campagna sui social che, non senza ironia, chiede alle persone di donare per gli influencer che non riescono a adempiere alle loro responsabilità.
“Utilizziamo solo dati che le celebrità stesse pubblicano. Se una foto viene taggata a Las Vegas e il giorno successivo il marcatore di posizione mostra Lloret de Mar, il myclimate Carbon Tracker viene attivato. Il nostro ‘servizio’ consiste in un post automatico sul loro profilo Instagram che li informa delle loro emissioni di CO2 e li indirizza al nostro calcolatore di emissioni, suggerendo una donazione per progetti di protezione del clima”, spiega Kai Landwehr, responsabile marketing di Myclimate.
“Si tratta di mettere in discussione un certo stile di vita che ostenta, inflazionandoli, i viaggi aerei”, commenta il direttore creativo di Jung von Matt Havel, Arne Stach.