I materiali, le superfici, i prodotti e in generale le esperienze fisiche sono al centro del Salone e del FuoriSalone ma qua e là, nella Milano Design Week, spuntano progetti sviluppati con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Si comincia dal blasonato Moooi, passando per la Bauhau-AI di Studio Snoop per arrivare alla Accademia Aldo Galli di Como, mentre Aran Cucine ha organizzato un incontro sul tema insieme a top designer
Tra le aziende del design più popolari al FuoriSalone per i suoi sempre splendidi allestimenti, quest’anno Moooi ha voluto sperimentare il nesso tra design, innovazione e umanità, immaginando esperienze che fondono senza soluzione di continuità la dimensione reale con quella digitale, coesistenti e complementari.
Al centro della mostra ‘A Life Extraordinary’, presso il Salone dei Tessuti di via San Gregorio 29, le profumazioni per la casa ‘Moooi x EveryHuman’ create da un’intelligenza artificiale, non solo tecnologicamente avanzata ma anche profondamente personale e umana. A progettarle è EveryHuman, ideatrice della piattaforma di AI scent design Algorithmic Perfumery, grazie alla quale è possibile produrre in loco e in tempo reale una fragranza d’ambiente personalizzata per ognuno grazie ai dati emersi compilando il questionario sul sito moooi.everyhuman.com. Le domande non riguardano tanto i fatti, quanto sensazioni e sentimenti, e sono state progettate per ispirare l’immaginazione della persona con associazioni inaspettate e poetiche, staccandola dal pensiero razionale.
Le risposte, combinate con l’AI, creano la formula della fragranza su misura con lo stato d’animo della persona, unica per ognuno. «Invitiamo tutti in questo viaggio alla scoperta di sé mentre continuiamo a creare un futuro in cui la tecnologia e l’umanità si migliorano e si completano a vicenda», commenta Marcel Wanders, fondatore e direttore creativo di Moooi.
«La nostra missione è permettere a tutti di esplorare, creare e giocare con il profumo e connettersi più profondamente con se stessi e a come ci si percepisce in quel momento» aggiungono i fondatori di EveryHuman Anahita Mekanik e Frederik Deurinck.
Prossimamente Moooi lancerà anche una collezione d’ arte digitale sulla piattaforma Nifty Gateway, per continuare a sviluppare la coesistenza e la complementarità delle dimensioni fisiche e digitali. Wanders già nel 2013 aveva sperimentato una collezione di arte digitale ma grazie ai recenti progressi tecnologici la sua visione può essere realizzata più compiutamente.
Il potere creativo dell’intelligenza artificiale è anche al centro del progetto Bauhau-AI dello Studio Snoop di Sydney, che espone presso il brand di calzature Charles Philip in Viale Vittorio Veneto 30.
L’AI creata dalla design consultant Amanda Talbot è stata presentata con il nome di Tilly Talbot, membro a tutti gli effetti del team, che si propone di avviare un movimento fondamentale per le nuove generazioni come la Bauhaus lo è stata per quelle passate. Cinque i progetti presentati dai designer umani insieme a Tilly e nell’occasione i visitatori sono invitati a dare feedback e commenti che durante la settimana del design daranno origine a nuovi prodotti creati in tempo reale. I migliori risultati di questa collaborazione verranno usati per realizzare una collezione fisica.
«Dare vita a Tilly ha portato nuova energia e nuove possibilità in ciò che progettiamo. Invece che fuggire da questa straordinaria tecnologia, ho visto come un dovere iniziare ad addestrarla con l’intelligenza emotiva per darle principi e valori di design chiari, che andranno a beneficio dell’umanità e della natura. Abbiamo creato il movimento Bauhau-AI per incarnare questa nuova era del design specializzato nella combinazione di natura, artigianato, arte, design e tecnologia dell’intelligenza artificiale. Fondendo insieme questi elementi, Bauhau-AI crea progetti ispirati all’idea che il buon design influisca profondamente sui nostri sentimenti e abbia il potere di sollevare il nostro spirito, coinvolgerci e connetterci con un impatto positivo sull’ambiente e sulla società» ha commentato Amanda Talbot.
Prende invece le forme di un contest-gioco l’iniziativa ‘Design dalle periferie del reale’ dell’Accademia Aldo Galli di Como sviluppato dall’artista Roberto Fassone con il supporto di DALL-E, presso l’ADI Design Museum, coordinato da Carlotta Capobianco e Andrea Zucchi, coordinatori del corso triennale in Product Design dell’Accademia. A condurre il gioco è l’artista che riflette sui processi creativi e sul rapporto tra progettazione e algoritmo con una performance e un momento di laboratorio per gli studenti dell’Accademia e per i visitatori e il pubblico del Museo. Scopo del gioco è far generare all’algoritmo un’immagine il più simile possibile a quella che l’artista Roberto Fassone ha realizzato durante l’inaugurazione. Il pubblico, nei giorni successivi, sempre attraverso DALL-E, sarà chiamato a fare lo stesso: chi si avvicinerà maggiormente all’immagine generata dall’artista riceverà in premio una lampada Eclisse, disegnata da Vico Magistretti nel 1965 e vincitrice del Compasso d’Oro nel 1967.
Da Aran Cucine si è discusso ieri sera di come l’intelligenza artificiale e il metaverso impatteranno sul settore del design e il futuro della progettazione. Invitati al panel i designer Makio Hasuike, Stefano Boeri, Massimiliano Mandarini e il managing e tech advisor Riccardo Spinelli, moderati da Jacopo Bargellini, chiamati a dire la propria su come i luoghi virtuali potranno ospitare parte della nostra vita futura, chi progetterà questi luoghi e che interazioni potranno avere con con gli spazi architettonici e i prodotti di design. E poi, se l’intelligenza artificiale minaccia di far scomparire l’architetto ed il designer, sostituendoli con la creatività “collettiva” di programmi che creano una visualizzazione del progetto a partire da un semplice script, eliminando così di fatto l’unicità di approccio di ogni progettista.
AbitAZIONE è invece il progetto del digital artist Edoardo Olivetto e di Claudia Boca, media & public relations specialist, installazione immersiva di arte generativa che racconta l’esperienza urbana di chi vive nei quartieri popolari della città, in uno spazio occupato e autogestito.
Realizzata presso SMS! Spazio Mutuo Soccorso in zona San Siro, l’installazione posiziona al centro di uno spazio verde un totem luminoso – a rappresentare un gruppo di persone, una tribù, una famiglia – sul quale viene proiettato un video di data visualization art creato dall’elaborazione artistica di dati, immagini, voci e suoni raccolti nello spazio circostante.
L’esperienza è resa ancora più coinvolgente grazie all’ambientazione sonora curata dal sound designer Carlo Covelli, basata su una serie di registrazioni audio realizzate tra le mura di SMS. L’intento è dare un racconto grafico alternativo alle cronache comuni sull’emergenza abitativa, offrendo al visitatore la possibilità di entrare in questo contesto da un punto di vista puramente percettivo e libero da ogni pregiudizio.