La tv chiude il mese con un calo del 4.4%, il digital spinge con un +6,6%
Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia inizia l’anno con una crescita dell’1,3% rispetto a gennaio 2021. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e dei cosiddetti “Over The Top” (OTT), l’andamento del mese di gennaio 2022 risulta -2.2%.
«Il mese di gennaio esordisce con un lieve segno positivo ed è l’undicesimo mese consecutivo di crescita, seppure contenuta, come era successo a dicembre – ha dichiarato Alberto Dal Sasso, Adintel Mediterranean Cluster Leader di Nielsen – Ci si può aspettare un febbraio che confermi una crescita in linea con i trend. Con la chiusura del primo trimestre si ipotizza ancora uno scenario attendista per il mercato pubblicitario – sottolinea Dal Sasso – Difficile fare previsioni per i mesi successivi visto il contesto macroeconomico e geopolitico in forte peggioramento. Sicuramente gli effetti economici della guerra in Ucraina si faranno sentire anche sul mercato, in quale misura dipenderà dall’evoluzione e dalla sua durata».
Relativamente ai singoli mezzi, la tv registra un andamento negativo, chiude il mese con un -4.4%. In negativo la stampa con i quotidiani che iniziano l’anno con un -0.5% e i periodici con un -13.6%. Inizio d’anno positivo per la Radio che cresce del +0.8%.
Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising registra un incremento del 6.6% rispetto a gennaio 2021 (+1.5% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).
Confermano l’andamento positivo il Transit, +83.5% e l’Outdoor +46.9%, mentre è in calo la Go TV con un -6.9%. E’ stabile il Direct mail, mentre continua la ripresa degli investimenti pubblicitari del mezzo Cinema.
Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 12 in crescita, con un apporto di circa 28 milioni di euro. Il contributo maggiore è portato da Media/Editoria (+52.9%), Distribuzione (+17.4%) e Turismo/Viaggi (+99.9%). In sensibile calo invece gli investimenti di Automobili (-48.2%), Telecomunicazioni (-13.2%) e Farmaceutici/Sanitari (-18.2%).