Disponibilità di vaccini, pacchetti economici messi a disposizione dai Paesi e miglioramento delle prospettive del PIL guidano la crescita record delle marche di maggior valore. Premiati quei brand che hanno risposto alle esigenze e ai comportamenti mutevoli dei consumatori
Amazon nel 2021 mantiene la posizione di brand con il più alto valore al mondo, crescendo del 64% e attestandosi a 684 miliardi di dollari (l’equivalente del PIL della Polonia). E’ quanto emerge dal nuovo ranking Kantar BrandZ Most Valuable Global Brands 2021.
Entrato per la prima volta nella classifica di BrandZ nel 2006, il valore di Amazon è cresciuto di quasi 268 miliardi di dollari quest’anno ed è diventato il primo brand da mezzo trilione di dollari, raggiunto da Apple (al secondo posto) che raggiunge i 612 miliardi di dollari di brand value.
Tesla è invece il brand in più rapida crescita ed è diventato il brand automotive di più alto valore, crescendo del 275% anno su anno, raggiungendo 42,6 miliardi di dollari.
Ciò che emerge con forza dal report è la crescita – in un anno così complicato – delle marche di maggio valore, che raggiungono 7,1 trilioni di dollari, equivalente al PIL di Francia e Germania. La crescita del 42% è stata guidata dalla fiducia derivata dalla disponibilità di vaccini, dai pacchetti economici messi a disposizione dei diversi Paesi e dal miglioramento delle prospettive del PIL. Si tratta di un tasso di crescita superiore di oltre quattro volte rispetto all’aumento percentuale medio annuale registrato negli ultimi 15 anni. Tra i primi 100 brand, 56 sono di origine statunitense, con Amazon e Apple in testa – ciascuno vale più di mezzo trilione di dollari.
IL POTERE DELLA TECNOLOGIA
La tecnologia domina la parte più alta della classifica , con sette dei primi dieci brand provenienti dal settore tecnologico. La tecnologia ha anche permesso a brand non tecnologici di raggiungere una crescita significativa, per esempio Gucci – sfruttando il potere di TikTok durante la pandemia, e Domino’s – facendo leva sui servizi online e di consegna. I primi 10 brand ammontano oggi a 3,3 trilioni di dollari, rispetto agli 800 miliardi di dollari del 2011.
La Cina ha consolidato il suo vantaggio sull’Europa. I brand cinesi sono cresciuti passando dall’11% del valore della Top 100 nel 2011 al 14% di oggi. I brand europei, invece, rappresentano ora l’8% del valore della classifica contro il 20% nel 2011.
«Il 2020-21 è stato un anno record per la crescita dei brand da noi classificati come ad alto “Power” e, nonostante molti abbiano affrontato un anno difficile, il nostro studio ha mostrato ancora una volta che i brand forti offrono rendimenti superiori agli azionisti, sono più resilienti e si riprendono più rapidamente – commenta Federico Capeci, ceo di Italia, Grecia e Israele di Kantar -. Questo era già emerso dal ranking italiano, ma è ancora più evidente considerando la classifica globale. Con una crescita globale dell’e-commerce al 15% sul totale delle vendite (l’anno prima rappresentava il 12%), quest’anno ha prodotto esiti positivi proprio per i brand coinvolti nella catena di valore dell’e-commerce – dai distributori ai corrieri come FedEx e UPS. Abbiamo anche visto crescere settori in cui molti prevedevano sfide importanti all’inizio della pandemia: i brand del fashion, ad esempio, sono cresciuti in classifica complessivamente più dei brand media & entertainment e i brand del lusso, nonostante la riduzione dei viaggi e le chiusure a livello globale, hanno rifocalizzato le loro energie, si sono concentrati su mercati chiave e sono comunque riusciti a crescere».
In tutti i settori, i brand sono stati premiati perché sono andati incontro alle esigenze e ai comportamenti mutevoli dei consumatori. Ad esempio, poichè i consumatori hanno trascorso più tempo a casa durante il lockdown, la Top 10 dei brand Media & Entertainment ha registrato una crescita molto elevata (+50%). Le tecnologie che sono dietro il mondo del gioco, i fornitori di chip Nvidia e AMD, sono entrati nella classifica per la prima volta.