Con un ampio dossier, ospitato all’interno della monografia luglio-agosto, il mensile punta ad offrire un’inedita e critica riflessione sul tema delle grandi infrastrutture
Prosegue anche nel 2020 il viaggio di Domus alla scoperta delle Grandi Opere. Con un ampio dossier, ospitato all’interno della monografia luglio-agosto in edicola da oggi, il mensile vuole offrire un’inedita e critica riflessione sul tema delle grandi infrastrutture.
“Consapevole dell’enorme distanza che in questi giorni separa l’idea delle grandi opere dal modo effettivo di vivere gli spazi imposto dalla pandemia, Domus sceglie di abbandonare la logica della grandezza intesa come grande scala, vastità e densità ritenendo più corretto e adeguato recuperare l’essenza della parola “grande” come sinonimo di eccellenza, dell’essere e del fare” spiega Walter Mariotti, direttore editoriale di Domus che precisa “le grandi opere oggi sono per noi quelle che hanno la capacità di rispondere adeguatamente a richieste funzionali e sociali, magari anche innovando e indicando una strada da percorrere”.
Con questo presupposto, Domus seleziona e propone al lettore 8 progetti internazionali, difformi per scala e approccio, ma in grado di dare un segnale positivo alla fragilità delle aree su cui sorgono, di ricercare nuove soluzioni a misura d’uomo per gestire gli spazi di relazione, di proporre modelli abitativi a basso costo ma di qualità o di preservare vecchi edifici adeguandoli a nuove norme ed esigenze.
In questo esercizio Domus tesse un unico fil rouge: la capacità di alimentare e stimolare il senso di appartenenza alla comunità, una prospettiva che mira al piccolo e al vicino piuttosto che al grande e al lontano. “Da mega a mini” è infatti il titolo del saggio esclusivo pubblicato in apertura del dossier con cui Richard Ingersoll propone di ripensare la scala delle grandi opere contemporanee riavvolgendo il nastro di quanto è stato già fatto e tornando da una dimensione globale ad una locale. Un cambiamento di scala, di mentalità, di progetto che dovrebbe portare alla sperimentazione di interventi a basso impatto, sempre orientati alla comunità.
A completare il dossier Grandi Opere anche un’anticipazione sui progetti che verranno presentati alla Biennale di Architettura 2021, dedicata al tema “Come vivremo tutti insieme?”: una preview esclusiva sul padiglione tedesco, russo e dei paesi nordici, che rappresenta un’importante indagine sulla direzione adottata dal mondo della progettazione e che conferma la capacità di Domus di esplorare e penetrare il mondo dell’architettura a tutto tondo, proponendo da oltre 90 anni una riflessione critica e un costante cambio di prospettiva.