Il Centro Studi dell’associazione delle aziende della comunicazione UNA, sulla base dei dati elaborati dal Media hub e con la collaborazione di GroupM e Publicis Media, ha completato il benchmark per il mercato con l’elaborazione dei dati relativi al 2020 dopo aver presentato l’estate scorsa i dati del primo semestre.
Le stime sono state realizzate attraverso le elaborazioni di UNA sulla base dei dati Nielsen AQX prendendo in esame il periodo gennaio-dicembre 2020.
L’analisi è stata fatta a livello mensile per i mezzi offline e a livello di periodo per quelli online: dai dati emerge in maniera uniforme, su tutti i mezzi, l’impatto delle ondate pandemiche, decisamente più massiccio nella prima parte dell’anno che nell’ultimo trimestre del 2020.
Tra i mezzi tradizionali, quelli che hanno risentito di più dell’impatto sono i periodici (-11,3%) e i quotidiani (-8,9%) che già partivano da dati negativi prima dell’inizio della pandemia.
“Il 2020 è stato per tutti un anno di rottura: ci ha portato a ripensare a tanti processi e modalità operative”, commenta Alessandra Giaquinta, portavoce UNA Media hub.
Il Centro Studi ha avviato la realizzazione del benchmark nel 2019 per dare al mercato dei punti di riferimento e utilizzerà la stessa metodologia anche nel 2021.