Marcel, il tool progettato da Publicis Groupe per servire con l’intelligenza artificiale i talenti del gruppo, festeggia i suoi primi sei anni con una campagna pubblicitaria carica di ironia che celebra il suo approccio early adopter.
Sei anni fa, il lancio proprio durante Cannes Lions 2017 era stato accolto da scetticismo, commenti negativi e reazioni al limite dell’oltraggio. Sei anni dopo, l’industry non parla d’altro e lo stesso Festival è zeppo di sessioni, eventi collaterali e dibattiti sui benefici dell’AI e Publicis lancia una campagna che utilizza proprio l’AI per ricreare quelle iniziali reazioni al suo precoce investimento nell’intelligenza artificiale. Dagli executive di agenzia a clienti e talenti, la campagna vuole ricordare all’industry quanti progressi abbia fatto l’intelligenza artificiale in così poco tempo.
“Sei anni fa era derisa e criticata. Se guardiamo avanti, vediamo che ogni azienda presente a Cannes sta annunciando con entusiasmo la sua ultima partnership con l’AI”, ha dichiarato Carla Serrano, Chief Strategy Officer, Publicis Groupe. “L’intelligenza artificiale è uno strumento da tempo al centro del nostro modello: in Sapient per migliorare l’esperienza dei consumatori; in Epsilon per arricchire e attivare in tempo reale i nostri dati di prima parte; nei media e, soprattutto, nella creatività, dove ci aiuta a migliorare la creatività dinamica ottimizzando, accelerando e semplificando i processi di produzione”, ha aggiunto Serrano.
I progressi di Marcel. Oggi, il tool di AI – battezzato con il nome del fondatore di Publicis – consente ai dipendenti del gruppo di sfruttare i servizi basati suGPT attraverso partnership di settore e servizi di AI generativa creati internamente per migliorare il lavoro creando dati, testi e immagini in un ambiente sicuro e privato e che rimane agnostico nei confronti dell’AI sfruttando tutte le nuove modalità aggiunte da attori come Adobe, Google e Microsoft.
Il futuro del lavoro. La campagna che si prende gioco dello scetticismo con cui fu accolto Marcel non lo dice, ma Publicis sottolinea in una nota quanto lo strumento sia d’aiuto ai dipendenti del gruppo con una collezione di 100 milioni di data point, oltre 30mila corsi di aggiornamento, insight, possibilità di collaborazioni tra i clienti e partner che su Marcel possono condividere il loro lavoro.
In questi anni, inoltre, Marcel è diventata una “destinazione” per la salute, il benessere e la crescita personale, non ultimo con l’hub ‘Working With Cancer’ che offre risorse, aiuto e corsi di formazione per manager e dipendenti che possono così contare su un supporto concreto ai pazienti oncologici. Non ultimo, Marcel ha visto crescere e accelerare il proprio impatto durante la pandemia aiutando a salvare oltre 2.500 posti di lavoro attraverso la funzione ‘gigs’ che mette clienti e talenti con le ultime innovazioni e opportunità.