GroupM fa un passo in avanti nelle sue iniziative per misurare le emissioni e decarbonizzare il settore media con un aggiornamento del suo carbon calculator.
Lo strumento è ora in grado di offrire funzioni di misurazione multicanale e dunque rilevare l’impronta carbonica delle campagne dei clienti in modo più accurato. Il calcolo include fattori come il peso fisico dei media non digitali e tiene conto delle emissioni associate alla produzione della creatività della campagna.
Grazie a queste funzioni, GroupM conta di riuscire a ridurre del 50% le emissioni di CO2 di ogni media impression entro il 2030. Il calcolatore aggiornato è stato realizzato grazie a una nuova partnership tra GroupM e Scope3, società che misura le emissioni della supply chain, e mira ad offrire ai brand una visione accurata delle loro emissioni nella filiera digitale.
Le agenzie e i team di GroupM potranno utilizzare i dati di Scope3 per mettere a punto le strategie di riduzione della CO2 nel digital media buying. Successivamente, le due società svilupperanno insieme un’API di pianificazione. E, a questo aggiornamento, ne seguirà un terzo nel 2024 in grado di misurare le emissioni di partner e vendor non digitali.
“Questi aggiornamenti garantiscono una soluzione solida, rapidamente scalabile, allineata con le cinque fasi del ciclo di vita del Greenhouse Gas Protocol per consentire una rapida riduzione delle emissioni di carbonio e mettere le basi per un approccio comune in tutto il settore”, ha affermato Krystal Olivieri, Chief Innovation Officer di GroupM e di Choreograph. “Per essere efficace, il processo di decarbonizzazione deve partire dalla pianificazione. Sviluppando congiuntamente un’API di pianificazione accurata con Scope3, potremo garantire un equilibrio ottimale tra costo, copertura e CO2”.