Chiusura d’anno in crescendo per Uniting Group: oltre 5 milioni di euro generati dal new business spingono il fatturato (+53% vs 2022) intorno ai 40 milioni di euro
Da poco diventata società benefit, Uniting Group si appresta a chiudere il 2023 in crescendo grazie a oltre 5 milioni di euro generati da new business.
Il gruppo, a cui fanno capo le unit All Communication, Flu, Kiwi, aBit e Freshhh, stima rispetto allo scorso anno una crescita del fatturato consolidato del 53%, che proietta i ricavi complessivi a circa 40 milioni di euro (il giro d’affari del 2022 era stato superiore ai 26 milioni di euro).
«La trasformazione in società benefit rappresenta solo uno dei traguardi raggiunti quest’anno, a dimostrazione una volta di più di come sia possibile fare business e crescere con sempre un occhio di riguardo ai temi legati all’agenda 2030 – afferma Nicola Corricelli, chief culture & new business officer di Uniting Group –. Anzi, è proprio la nostra vision e value proposition nel portare avanti questi valori e il nostro modello di co-creazione uno dei segreti dei successi che riusciamo ad ottenere insieme ai nostri clienti e partner, che sempre di più ci scelgono o ci confermano la loro fiducia proprio con quest’ottica».
«Guardando al dato numerico abbiamo di che sorridere, ma c’è molto di più – prosegue il chief client officer Luca Colombi -. Il 2023 ci ha visto inserirci in settori merceologici in parte nuovi per noi, come ad esempio il mondo pharma, il finance, l’automotive e consolidare la nostra leadership nel food&beverage grazie a ingressi come Esselunga e Martini. Parliamo di brand di caratura internazionale e con i quali abbiamo realizzato progetti che proseguiranno anche il prossimo anno».
Uniting Group ha consolidato ulteriormente anche il rapporto con partner storici come JTI, Plenitude+Be Charge, Consorzio Prosciutto di Parma e Amazon, protagonisti nel 2023 di attività di ampio respiro per le quali sono state impegnate tutte le unit del Gruppo, già al lavoro su nuovi e sfidanti progetti per il 2024.
Proprio il business generato dal cross selling tra le unit, che pesa altri 5 milioni di euro, è un’ulteriore dimostrazione della forza del modello Uniting, un ecosistema collaborativo che sfrutta l’integrazione delle competenze interne e verticali di tutta l’azienda.
«La possibilità di coinvolgere, a seconda dell’esigenza, i professionisti di All Communication, Flu, Kiwi, aBit e Freshhh sviluppando insieme progetti integrati, rappresenta per noi davvero un valore aggiunto – conclude Corricelli -. Non a caso brand come Sperlari, OVS, Heineken o Kellogg’s, che ci hanno scelti inizialmente per una sola delle nostre unit, quest’anno hanno puntato su attivazioni più strutturate e cross-unit, confermandoci la bontà delle scelte fatte che ci guideranno nel futuro della nostra azienda».