L’a.d. Monica Riccioni: “L’osmosi tra cinema e advertising è la voce di questa generazione. Un contenuto che usa visioni e tecniche di integrazione che parlano di contaminazione sono elementi fondamentali della creatività”
Think Cattleya festeggia i David di Donatello 2016 assegnati a Gabriele Mainetti, Matteo Garrone e Paolo Genovese. Tre registi con i quali la casa di produzione ha lavorato a diverse campagne pubblicitarie, due dei quali (Garrone e Mainetti) si sono affidati proprio alla struttura guidata da Monica Riccioni (nella foto) per fare il loro esordio nel mondo dell’advertising.
«Da sempre abbiamo avuto la volontà di proporre registi cidel nema che non avevano ancora mai fatto spot – ha detto l’a.d. -. Questo ci ha ripagato con dei progetti meravigliosi: con Matteo Garrone i film Bulgari e Renault con Gabriele Mainetti l’ultimo spot Fiat, con Valeria Golino un’istituzionale Ferrarelle».
Think Cattleya ha fatto dell’integrazione un modo preciso di lavorare in advertising. Qual è il suo valore aggiunto? «L’osmosi tra cinema e advertising è la voce di questa generazione. La combinazione suscita un grande interesse, un contenuto che usa delle visioni e delle tecniche di integrazione che parlano di contaminazione sono elementi fondamentali della creatività, trasportarli anche nella fase di produzione per noi è un “dovere”. Concepire un advertising con nuove” costruzioni” nel nostro modo di lavorare sta mettendo radici importanti».
I riconoscimenti a questi 3 registi premiano indirettamente anche la capacità del vostro reparto ricerca. «Cerchiamo di capire quando “qualcosa sta accadendo” e lo leggiamo con cura per metterlo al servizio delle agenzie e dei clienti, la gratitudine va proprio ai nostri interlocutori che ascoltano le nostre idee e proposte con estrema generosità. E’ una gioia immensa la vittoria di Gabriele, Matteo e Paolo, tre registi con una creatività ed un immaginario dietro il quale c’è un talento speciale ed anni di lavoro per trasformare le loro visioni in realtà cinematografica, ed è questo background che vogliamo fa spaziare in advertising. Siamo onorati che Matteo Garrone e Gabriele Mainetti si siano affidati a noi per entrare in questo nostro mondo, spesso bistrattato, ma che per molti progetti vede delle possibilità di grande valore».