In uscita il settimo numero del trimestrale realizzato da Tita con in copertina lo scrittore che parla di merci
Dalle cover dedicate ai padri della pubblicita’ (quelli storici come Bernbach ai maestri attuali come Dan Wieden e John Hegarty) a quelle che ritraggono personaggi maggiormente legati a temi contemporanei e di attualita’.
Con la copertina del nuovo numero dedicata a Roberto Saviano, Bill inaugura una nuova fase pur ribadendo il mix editoriale seguito fino ad ora.
«Abbiamo incontrato Saviano – ha spiegato Giuseppe Mazza, fondatore dell’agenzia Tita e direttore del trimestrale – perché siamo interessati a tutto quello che può aiutarci a capire meglio la pubblicità. Lui non è solo lo scrittore italiano più letto al mondo: dal nostro punto di vista è stato in questi anni un potentissimo raccontatore delle merci, dal loro arrivo nel porto di Napoli al traffico delle merci già utilizzate, ossia i rifiuti, fino alla merce performativa contemporanea per eccellenza, la cocaina. Crediamo che la pubblicita’ sia oggi dappertutto, dalle rivolte della primavera araba a Occupy Wall Street. E ci piace indagare su questi aspetti e linguaggi».
La cover del nuovo numero dedicata proprio a Saviano segna un’evoluzione per Bill.
«Abbiamo recuperato la lezione dei maestri degli anni 60, che misero al centro l’uomo, cercando di dimostrare che è l’approccio giusto per l’oggi, ora ci mettiamo in cerca dei Bill di oggi, aumentando la parte di contemporaneità, nel filone dei nostri incontri con David Droga, Ma Yan, i creativi della primavera araba o della nuova Russia…».
Sul numero in libreria nei prossimi giorni ci sara’ spazio anche per il portfolio inedito delle campagne firmate da Guido Crepax, uno speciale dedicato alla pubblicità italiana con articoli di Till Neuburg, Massimo Guastini e Pasquale Barbella e due approfondimenti sulle campagne di Tbwa per McDonald’s e M&C Saatchi.per Fastweb.
«Non penso esista una testata come Bill nel mondo. Come riferimento editoriale mi piace pensare a giornali come Colors, Flash Art per il mondo dell’arte, Domus per il design e Internazionale. Siamo contenti che Bill sia un un giornale letto e apprezzato anche fuori dai centri della pubblicita’ come Milano e Roma. Siamo molto seguiti dagli studenti, e questo ci fa molto piacere. I dati ci parlano di una distribuzione sempre maggiore e capillare. La raccolta pubblicitaria e gli abbonamenti ci consentono di ripagare le spese di produzione: ecco perché questa rivista non è stata un fuoco di paglia. All’interno abbiamo pagine pubblicitarie di operatori del settore comunicazione e pagine extra settore. Altre iniziative collaterali sono in preparazione, ma è ancora presto per parlarne. Tita ha sempre considerato la rivista come un prodotto editoriale vero, dando spazio a tutte le agenzie e a collaborazioni con tutti i creativi: il nostro nome è scritto molto in piccolo nel colophon».
Per Tita, la rivista è stata anche un momento importante per sviluppare contenuti di intrattenimento a tutti i livelli. Anche editoriali. Come il volume che sta andando in libreria dedicato ai 200 anni della Scuola di Ballo di Accademia della Scala, o il notebook creato per Valentina by Guido Crepax o i libri a target bimbi per La Scala «prodotti editoriali che a volte si rivelano piu’ efficaci di una campagna pubblicitaria classica in termini di raggiungimento di obiettivi strategici».