La giovane agenzia di web marketing trevigiana guidata dal ceo Andrea Sportillo punta a crescere anche nel 2022
Moca Interactive ha chiuso il 2021 con un incremento di fatturato del 41,1% sul 2020, al netto dei ricavi generati dalla fatturazione dei budget adv.
L’agenzia di web marketing trevigiana guidata da Andrea Sportillo conferma dunque il trend positivo inaugurato lo scorso anno quando, complice la pandemia e il conseguente boom degli e-commerce, il suo business è decollato sfiorando il +28% di fatturato.
Bene i due servizi core, ovvero digital advertising e seo che hanno continuato a far registrare ottimi risultati, così come email marketing automation e web analytics hanno raccolto e stanno tuttora raccogliendo preziosi riscontri, attestati peraltro da un importante aumento del portfolio clienti, stimato intorno al 25%: da 150 a oltre 180 aziende sparse in tutta Italia.
«L’universo degli e-commerce resta il modello di business privilegiato che meglio si adatta ai nostri servizi– spiega il ceo Andrea Sportillo -. Seguiamo circa 100 e-commerce e si può dire che al momento questi ultimi incarnino il nostro “cliente tipo”, ma ci occupiamo anche di aziende che non vendono necessariamente online e sfruttano le potenzialità del digitale per altre esigenze legate all’incremento della propria visibilità e promozione in rete, soprattutto adesso che stanno riprendendo quota gli eventi fieristici e tornano a intensificarsi le attività di pubbliche relazioni».
Tra le motivazioni alla base del risultato di Moca Interactive c’è anche l’evoluzione normativa legata alla gestione dei cookies che ha reso assai più difficoltoso per le imprese effettuare il tracciamento dei dati e attuare campagne di profilazione funzionali a causa delle clausole molto più stringenti in termini di privacy e rilascio del consenso da parte degli utenti, soprattutto per quanto concerne il download dei cookies di terze parti.
«Numerose aziende hanno richiesto i nostri servizi di digital advertising e soprattutto di web analytics ed email marketing automation ben prima del fatidico 10 gennaio 2022 – prosegue Sportillo – Perché, in mancanza della raccolta di cookies di terze parti, una delle soluzioni alternative per continuare a profilare in maniera efficiente è quella di crearsi dei propri data sets interni, ovvero un’anagrafica personalizzata di indirizzi email. Non solo. Col tempo si è modificata anche la richiesta da parte dei clienti che non cercano più e non soltanto un semplice aiuto nel realizzare le loro campagne, quanto piuttosto un supporto concreto per ottimizzarle e trarne il massimo vantaggio possibile. Moca del resto è un’agenzia verticale e le aziende al momento cercano proprio questa verticalità, ovvero skills specifiche e specialisti in grado di offrire un alto livello di prestazioni su singole competenze».
Moca, che ha ottenuto lo status di Premier Partner all’inizio dell’anno, figura tra le agenzie scelte da Google per testare Marketing Privacy Planner, il progetto pilota lanciato nei giorni scorsi in anteprima per il mercato italiano e che ruota proprio attorno al concetto di privacy: «Marketing Privacy Planner è uno strumento ideato e sviluppato in Italia e concepito per supportare le aziende che operano nel settore del marketing digitale, aiutandole a individuare le soluzioni in ambito advertising che meglio si sposano con le loro esigenze, approntando strategie di marketing digitale incentrate sulla privacy e sulla corretta gestione di quest’ultima » spiega ancora Sportillo.
Oltre a consolidare la propria posizione sul mercato, Moca nel 2021 ha investito anche sul capitale umano: al 31 dicembre il numero di risorse, che nel 2020 contava 46 unità, ha toccato quota 58 dipendenti, arrivati a 64 in questo primo scampolo di 2022 e destinati ad aumentare ancora con nuovi ingressi in programma nei prossimi mesi.
«Il 2022 sarà un anno di riflessione, per riprendere fiato e predisporci al meglio ad accogliere le nuove sfide che il futuro ha in serbo per noi. Certamente sarà difficile mantenere un simile trend – conclude Sportillo – Mi aspetto e auspico comunque di continuare a crescere, seppure in modo più moderato e non così esponenziale. E me lo aspetto non tanto per ragioni legate al fatturato, quanto piuttosto perché crescere significa anche e soprattutto attrarre e coltivare nuovi talenti, il vero valore aggiunto per disegnare insieme nuovi percorsi di sviluppo».