Tutte le novità del Gruppo Armando Testa che ha chiuso l’ultimo esercizio con un incremento del 10% e un Ebitda maggiore
Cinque unit verticali, senza silos e unite trasversalmente dalla creatività, per dare velocità, profondità e freschezza a un sistema integrato che rinnova la proposizione del servizio completo e lo scompone per accompagnare le marche in ogni ambito, dall’advertising alle nuove tecnologie, dal product placement al media. Il Gruppo Armando Testa ha rinnovato la brand identity, riorganizzandosi come ‘One Stop Shop’ per seguire l’evoluzione di clienti, società e media e differenziarsi dai competitor. Lo fa nel 30mo anno della morte di Armando Testa, non per parlare del passato, ma guardando al futuro.
“Gli anniversari sono come macchine del tempo che obbligano a fare considerazioni sul futuro”, ha detto Marco Testa, presidente e AD del gruppo presentando la nuova organizzazione, un nuovo strumento proprietario di Media Italia, i 91 nuovi ingressi di under 35 che hanno fatto ringiovanire di 20 anni l’età media, il programma di creative training La Cantera e un progetto che sta prendendo vita nella sede di Los Angeles e porterà il gruppo nel mondo dell’animazione.
Identità. Un nuovo logo ingloba storia e innovazione, recuperando la firma storica di Armando Testa, inserendo alcune icone dell’agenzia in un font proprietario, da Pippo a Papalla, dal pugno di Pirelli al John Lemon di Esselunga, che caratterizzano le rinnovate unit. E dell’identità di Armando Testa fanno parte anche le relazioni di lunghissima durata con i clienti, tra le più longeve nel mondo dell’advertising: 64 anni con Lavazza, 56 con Fater, 44 con Esselunga. “Ascoltare i clienti, adattarsi ed evolversi con il mercato”, ha commentato Nicola Belli, consigliere delegato, introducendo le 5 unit.
Sistema integrato. Il sistema di comunicazione integrato rispecchia la struttura del gruppo, che comprende 5 società, e si articola in Brain (analisi di big e small data, insight, social e workshop con clienti e prospect che fanno fare tanto new business); Content (product placement, eventi e tutto quello che sconfina dal 30″ per dare più valore alle marche avvicinandole ai nuovi touch point attraverso gli earned media); Design (corporate identity); Factory (promotion, nuove tecnologie e importanti investimenti in ricerca); Studios (per aiutare le marche a mettere in video le idee quasi in tempo reale e a costi ragionevoli, con un’unica regia in coerenza con la strategia di marca.
Nuovi progetti. La Cantera e Slang hanno preso corpo negli ultimi due anni. Il primo è un progetto di formazione ispirato alla scuola calcio del Barcellona per inserire nuovi talenti in agenzia, ha spiegato Michele Mariani, Direttore Creativo Esecutivo. “Siamo un’agenzia indipendente, la cultura è il nostro ossigeno”, ha detto sottolineando che l’Armando Testa è una delle poche strutture a non aver tagliato le posizioni di seniority con 8 direzioni creative, essenziale catena di trasmissione del saper fare. Il secondo è una ospitale contaminazione con gli ideatori di Visionary Days, maratona digitale di brainstorming collettivo sui temi del prossimo futuro, che permette di avere un osservatorio privilegiato sui giovani.
New business. I risultati si possono misurare con le acquisizioni di nuovi clienti: Amaro Montenegro (mantenuto dopo gara), Starhotels, Regione Umbria, Gran Terre (nuovo brand che nasce da Parmareggio e Casa Modena), Valmora, Daikin (altra conferma), l’Arma dei Carabinieri, Euroitalia, Aci, Palmieri e la start-up Heaven (latte d’avena). A questi si aggiungono i new business nativi digitali per BPA Nutrition, Kaleidon, Nou, Riso Gallo, Starhotels, SwissOxx, Relife. Una misura confermata anche dal +10% nella chiusura dell’esercizio nel periodo luglio 2021/luglio 2022 grazie al contributo di tutte le unit e un Ebitda che Marco Testa non ha voluto svelare ma ha detto essere ancora superiore.
Media Italia in questi due anni ha accelerato nello sviluppo della propria suite di strumenti basati su AI e Machine Learning che hanno portato risultati come la crescita del 15% del new business, il taglio del 33% del tempo per la generazione di insight, il -26% nei costi.
Dopo aver portato a termine il progetto AI4AF (Artificial Intelligence for Audience Forecasting), l’agenzia media di cui è AD Valentino Cagnetta, ha creato un consistente numero di strumenti proprietari per la gestione e l’ottimizzazione di ecommerce ed Amazon, social e search, media classici come TV, radio/audio e OOH con uno strumento per la pianificazione, la gestione e il reporting delle campagne.
Una pietra miliare per la gestione del futuro, ha detto Cagnetta, e trovare uno modo per avvicinare mondi che non si parlano. Molti di questi strumenti sono a disposizione dei clienti di Media Italia, che possono verificare in tempo reale tutti i dati del mercato e delle proprie campagne, ma sono acquistati con una sorta di “gettone” anche da 7 aziende “non clienti” e 8 tra editori e concessionarie. Investimenti e strategia di innovazione che da gennaio 2022 hanno fatto acquisire all’agenzia media 17 nuovi clienti.
A breve Media Italia lancerà il più completo e sofisticato Video Planner, sempre gestito da AI e sviluppato sulla base di AI4AF, che permette una visione unica di canali sempre più frammentati.
Da Los Angeles, presto su qualche schermo non ancora precisato, arriva il progetto che proietta il gruppo nel mondo dell’animazione. È la serie 3D ‘The Papallas’ per far scoprire a ragazzine e ragazzini che devono credere, e investire, nel talento.
“È un sogno che viene da lontano, abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso che può essere un nuovo sviluppo per il gruppo”, ha detto Marco Testa. “La nostra ambizione è creare dei serial televisivi. Si avvicina alla nostra cultura, abbiamo lavorato con sceneggiatori americani per avere un taglio diverso. I personaggi hanno un loro linguaggio. È una bellissima avventura, spero che ci sia un acquirente internazionale”, ha aggiunto.