Merkle è diretta in Italia da Daniele Frattini, già Data Strategy Director di Dentsu, a capo di un team di 60 persone
Una domanda “dal basso” e nessuna paura della situazione congiunturale accompagnano l’arrivo in Italia di Merkle, sigla del gruppo Dentsu leader in customer experience management (CXM). Presentata ufficialmente ieri a Milano, l’operazione fa sì parte di un allineamento internazionale, ma – come ha spiegato il managing director Daniele Frattini – “scaturisce dal basso per rispondere alla domanda digital transformation”, con un’offerta di consulenza che accoglie anche clienti diretti. Frattini, già Data Strategy Director di Dentsu, ha un gruppo di 60 persone con diverse competenze cui dovrebbero aggiungersene 12 entro fine anno per arrivare a quota 100 a fine 2023.
People based marketing. “La nostra missione è rendere fluida la relazione tra consumatori e brand”, ha detto Frattini. Lo faranno cercando di abbattere silos tra dipartimenti aziendali, dall’IT alle vendite, mettendo in ordine il puzzle di tecnologie spesso sconnesse acquistate dalle aziende e combinandole con il pensiero creativo e la forte competenza digital media di Dentsu.
Integrazione è la parola chiave, ha aggiunto Leonardo Casini, Chief Digital Officer di Dentsu Italia, così come lo è stata per la crescita del gruppo giapponese nel nostro paese che in 8 anni è raddoppiato in termini di business, di volumi media, persone (1.000) e clienti (oltre 200). “Lavoreremo per mettere insieme pezzi diversi da fornitori come Adobe, Google e Salesforce, partner globali di Merkle, e liberare risorse nelle aziende, agendo su leve di marketing che a loro volta potranno anche produrre nuove risorse per investimenti media”.
Congiuntura. Che il momento, strutturale o congiunturale, non sia dei migliori non spaventa Frattini e Casini perché questo comparto non è sfiorato da venti di recessione: si tratta di un mercato da 80 miliardi di euro e con un potenziale altissimo dato che in Italia solo il 29% delle aziende fa l’ecommerce, il 21% ha un CRM strutturato e il 7% dotato di Identity Resolution. L’obiettivo, a livello globale, è che Merkle generi nel 2025, metà del fatturato di Dentsu.
Dati, media e creatività. Creare esperienze coerenti in tutti i canali, ha aggiunto Casini, è l’obiettivo di Merkle che “capisce il media e capisce la creatività” e grazie a soluzioni basate su dati e tecnologie “è in grado di fornire esperienze personali su larga scala per aiutare i nostri clienti a raggiungere i loro risultati di business”. Merkle si occupa della scelta delle tecnologie adatte, della loro implementazione e della gestione e attivazione “in grado di moltiplicare il ROI”, ha detto Frattini, passando da un concetto di prodotto personalizzato a un’idea di esperienza personalizzata, su tutti i canali e tutti i dispositivi.
Alleanze. Merkle opera con un innovativo modello di governance fondato su joint partnership con dipartimenti di comunicazione, CRM e IT e del cliente – cui offre anche soluzioni in-housing -, alleanze che vengono replicate anche su aree regionali. L’Italia, per esempio, ha sviluppato forti rapporti con la regione DACH, non solo per la vicinanza della Svizzera e la comunanza di alcuni clienti, ma anche per la diffusa presenza di manager italiani nei tre paesi confinanti.
Potenzialità. L’Italia è considerata un mercato “con un numero enorme di potenziali clienti che possiamo aiutare a raggiungere risultati di business reali”, ha dichiarato Margaret Wagner, President Merkle EMEA.