Nasce la più grande società di produzione indipendente del mondo. Marco Bassetti è nominato a.d.
Il Gruppo Banijay e Zodiak hanno completato la fusione.
Il Gruppo Banijay appena creato è controllato al 73,8% da una società composta dal gruppo LOV di Stéphane Courbit (50,1%) e DEA Communications – una società appartenente al Gruppo De Agostini (49,9%), con Vivendi titolare del 26,2% del totale del Gruppo.
Stéphane Courbit viene nominato Presidente e Marco Bassetti è nominato Amministratore Delegato di Banijay Group.
Con un fatturato di circa 1 miliardo US$, la fusione ha creato la più grande società di produzione indipendente del mondo e la più grande non controllata da un gruppo di media.
Gruppo LOV e Banijay sono stati assistiti da Natixis e Société Générale. Il finanziamento dell’operazione (300 milioni di euro, termine e linee di credito revolving) è stato predisposto e sottoscritto da Banca IMI (Intesa Sanpaolo), Natixis e Société Générale Corporate Investment Banking (SG CIB).
Il nuovo Gruppo, che vanta già società di produzione leader in molti paesi, è presente adesso in 17 territori con la produzione di intrattenimento, fiction, factual, reality entertainment, docu-drama, programmi per bambini e di animazione. I principali formati e show includono Versailles, The Secret Life of Four Year Olds, Temptation Island, Popstars, Beat Your Host, 71 Degrees North, Keeping up with the Kardashians, Fort Boyard, Making of the Mob, Underbelly, Wife Swap, Wild Things, Being Human, Location Location Location e The Girl with the Dragon Tattoo.
Lorenzo Pellicioli, CEO del Gruppo De Agostini, ha dichiarato: “La fusione tra Banijay e Zodiak Media, due società di cui il Gruppo De Agostini è azionista fin dall’inizio, crea un player leader internazionale. Credo fermamente che – grazie alla qualità e le dimensioni del portafoglio prodotti, la presenza geografica, l’eccellenza del team di gestione e il supporto degli azionisti – il nuovo Gruppo sarà ben attrezzato per competere a livello globale nella creazione, produzione e distribuzione di contenuti televisivi”