La mission di ThinkingHat è fornire ai brand consulenza e progettualità su temi di innovazione, con un focus particolare su web3, metaverse, NFT, blockchain, VR/AR, AI, retail 4.0
Dall’agenzia creativa Ribelli nasce ThinkingHat per accelerare strategie di innovazione. La business unit di innovazione dell’agenzia attiva da oltre 2 anni prende dunque nuova vita in un veicolo societario indipendente.
La missione di ThinkingHat è quella di affiancare brand e aziende su temi di innovazione, con un focus particolare oggi su web3, metaverse, NFT, blockchain, VR/AR, AI, retail 4.0.
Un laboratorio in cui incubare e sperimentare nuove tecnologie che possano scalare il modello di business delle aziende e definire nuove traiettorie di innovazione per un domani migliore, più efficiente e sostenibile.
Quattro le direttrici di innovazione su cui ThinkingHat offrirà consulenza e progettualità.
La prima è Culture, per promuovere un approccio più innovativo al marketing e alla comunicazione, partecipando a momenti di confronto e condividendo la propria visione.
La seconda è Consulting per supportare le traiettorie di innovazione in azienda, su temi specifici o in ottica di confronto continuativo, valorizzando il contributo delle persone all’interno dell’azienda stessa.
La terza, Experience, progetta esperienze d’impatto in cui la tecnologia sia al servizio della creatività, valorizzando le 3 dimensioni del business: fisica, digitale, virtuale.
La quarta, Prototyping, supporta le aziende nello sviluppo di prototipi volti a validare un’idea o a sperimentare nuovi prodotti o servizi.
Un team ibrido di competenze e co-partecipato da talenti internazionali capaci di contaminare progettualità in termini culturali, creativi e strategici.
Giuliano Ambrosio, precedentemente innovation director di Ribelli, prende la carica di partner & chief innovation officer in ThinkingHat e guiderà la nuova struttura nella crescita e acquisizione di nuovi clienti. «Con ThinkingHat – spiega Ambrosio – vogliamo accelerare il pensiero innovativo e laterale delle aziende, dando loro strumenti e metodologie per poter definire la propria traiettoria di innovazione e mettere in atto le azioni più efficaci per seguirla».
«I ritmi imposti dal progresso tecnologico sono frenetici ma rappresentano un’opportunità per quelle aziende che dedicano parte delle proprie risorse alla formazione a alla cultura del cambiamento» conclude Pietro Bonada, presidente di Ribelli e founder di ThinkingHat.