La concessionaria ha stretto una partnership con Imecon Engineering, che gestisce dal 2011 questa concessione e che avrà il compito di ammodernare la parte tecnologica degli orologi
Clear Channel ha stretto una partnership con Imecon Engineering, società che dal 2011 gestisce a Milano gli orologi pubblici.
Imecon Engineering, oltre ad avere la responsabilità della manutenzione ordinaria e straordinaria dei manufatti, avrà il compito di ammodernare la parte tecnologica degli orologi lasciando integra quella esteriore che ricorda l’orologio tipico della Milano degli anni ’30. Clear Channel, invece, si occuperà di commercializzare gli spazi pubblicitari sottostanti gli orologi, di proprietà del Comune di Milano, situati per la maggior parte nel centro storico di Milano.
L’obiettivo di questa collaborazione – spiega una nota stampa – consiste nel valorizzare questo asset attraverso una commercializzazione più articolata rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi, introducendo dei concetti di geolocalizzazione, di progetti di comunicazione trasversali e flessibili. Inoltre, ci potrebbero essere sviluppi anche tecnologici in un prossimo futuro. Così facendo, la vendita degli spazi di questi orologi, destinata ad un mercato prettamente locale per tipologia, forma e tradizione, potrà essere allargata anche ad una gamma di clientela più ampia.
Paolo Dosi (nella foto, a destra), ceo di Clear Channel Italia, commenta: “Per Clear Channel, Imecon Engineering non è solo un “preferred supplier” ma è diventato un vero e proprio “business partner” per i diversi progetti che insieme stiamo gestendo e per altri che sono ancora in cantiere e che andremo a condividere in un futuro quanto mai prossimo. Ne cito alcuni come l’ammodernamento dell’asset pubblicitario degli aeroporti di Venezia e di Roma, la partnership strategica nei principali Malls italiani che ci consentirà di offrire ai nostri clienti progetti di comunicazione molto innovativi ed “engaging” e quest’ultima, la gestione commerciale dell’asset degli Orologi Pubblici di Milano, completerà la nostra offerta di arredo urbano tanto da trasformarla in un network realmente premium per un mercato locale”.