Con l’arrivo di una nuova prima linea e almeno una trentina di assunzioni nei prossimi mesi l’agenzia entrerà nella creatività above the line e marketing esperienziale, tenendo al centro il DNA digitale. Per fine anno prevede di raggiungere un fatturato di 7 milioni di euro
“Vogliamo rispondere a una domanda di mercato ancora latente e diventare il modello di agenzia che i clienti vorranno cercare”: questa l’ambizione di Caffeina che, nata solo 7 anni fa, sta vivendo un momento di profonda trasformazione e di crescita. L’agenzia ha inaugurato venerdì scorso il nuovo headquarter di Parma, uno spazio di 1.300 mq che includono un ampio open space e spazi per meeting, relax ed eventi, un UX lab per workshop e co-design, una innovation room pensata per ospitare installazioni e prototipi di tecnologia applicata e uno studio di produzione di contenuti.
«La nuova sede è solo una tappa del nostro percorso di evoluzione e ci dà possibilità di spiegare chi siamo e come siamo proiettati nel futuro – spiega Tiziano Tassi, ceo di Caffeina -. Il modello d’agenzia classico non funziona più, sono aumentate complessità e velocità e anche le sfide che i nostri clienti vivono. Da digital agency, abbiamo così intrapreso un percorso di cambiamento che vede fianco a fianco tante competenze complementari: creativi, sviluppatori, designer, strategic planner. Un modello a T integrato in senso orizzontale e forte di persone verticalmente dedicate, per garantire l’eccellenza in ogni ambito. E’ un modello in cui crediamo e che ci permette di fare tutto, fatto bene».
CAFFEINA ENTRA NELL’ATL. Grazie a questa evoluzione Caffeina si sta configurando sempre di più come agenzia a servizio completo, mettendo il digitale alla base di tutto ciò che i clienti richiedono, ma uscendo dalla concezione tradizionale del digitale.
«Grazie alle persone che a breve faranno parte di Caffeina entreremo nella creatività ATL mantenendo alla base di tutto il nostro fortissimo DNA digitale. Vogliamo che Caffeina diventi un partner credibile per campagne importanti articolate su tutti i mezzi e per attività presso i punti vendita che trasmettano esperienze ed emozioni» aggiunge Tassi.
NEW ENTRY. Recentemente sono entrati in agenzia Francesco Orlando, manager di aziende multinazionali, come non executive chairman e Alessandro Casu, ex Reply, come technology director. Attesi a breve anche gli arrivi di un executive creative director, una figura proveniente da un network e pluripremiata ai principali Festival, e di uno strategy director, con alle spalle esperienze su brand di rilievo e su campagne internazionali.
Aggiunge Tassi: «E’ un grande investimento e una scommessa. Grazie a questi nuovi ingressi aumenterà la nostra capacità di lavorare su più mezzi, superando l’antica diatriba su quale sia meglio o peggio, nell’unico interesse dei clienti dei nostri clienti, delle persone. Oltre alla prima linea, da qui ai prossimi mesi abbiamo in programma 30 nuove assunzioni in tante divisioni. Assumeremo sviluppatori, creativi, planner e strategic planner più figure per la relazione col cliente e delivery. E’ bellissimo perché ci aspettiamo di crescere, e lo stiamo facendo davvero: all’inizio del 2016 eravamo 40, oggi 110 e l’anno prossimo saremo qualche decina in più. In questo modo potremo assumere le dimensioni necessarie per competere sui grandi clienti e su grandi progetti».
OPEN INNOVATION. Nella nuova sede di Caffeina c’è una ‘innovation room’, primo passo per un progetto più ampio volto a condividere e creare cultura dell’innovazione tra clienti e stakeholder. In futuro potrà diventare una ‘innovation house’ che offrirà supporto alle startup nonché scouting e consulenza per i clienti interessati ad arricchire prodotti e servizi con soluzioni innovative. Inizialmente l’innovation room sarà dedicata alla sperimentazione continua con nuove tecnologie, prototipi messi a punto internamente da testare e provare insieme ai clienti. Al momento l’agenzia ha contatti con alcune startup attive in campo big data e bot assistant, ma a livello informale.
IL BELLO DI STARE A PARMA. La scelta di sviluppare l’headquarter a Parma trova riferimento in una cultura aziendale ben precisa, spiega il CEO di Caffeina. «La nostra cultura aziendale è diversa da quella dell’agenzia classica. Si lavora tanto ma non si fanno nottate e non si impone a nessuno di tirare tardi e a stressarsi. Distanti, insomma, dallo stereotipo di ‘agenzia imbruttita’ dei luoghi comuni su Milano. Io e i miei soci vogliamo persone felici di lavorare qui: su 110 persone, 90 lavorano qui a Parma, la maggior parte si sono trasferite e hanno trovato una città che offre una grande qualità della vita, con un costo medio della vita inferiore del 30% a quello di Milano e un ambiente culturale vivace, sia per i giovani che per le famiglie. Dall’altro canto non vogliamo essere provinciali: competiamo nel mercato dei talenti con Milano, Roma e Torino e la maggior parte dei nostri clienti – a parte Bauli, Ferrero, Parmalat, Max Mara – stanno a Milano o a Roma. Abbiamo l’ambizione di creare un grande gruppo e gestire progetti di valore per clienti grandi e internazionali, facendolo da un distretto digitale che vogliamo creare qui a Parma. Già adesso circa il 15% del team viene dall’estero, le carte in regola ce le abbiamo, contenti di dimostrare che le cose si possono fare bene anche fuori da Milano. Perché quello che fa la differenza sono le persone».
I NUMERI DI CAFFEINA. L’agenzia ha chiuso il 2017 con quasi 5 milioni di ricavi, in aumento del 40% rispetto al 2016, la previsione per il 2018 si avvicina a 7 milioni di euro. Lo staff conta attualmente 110 professionisti della creatività, della tecnologia, del design e del marketing digitale, distribuiti tra Parma, Roma e Milano. L’85% è basato a Parma e di questi circa l’80% si è trasferito per lavorare nell’HQ. Più della metà delle persone del team sono donne. Il 13% proviene da diverse parti del globo: dalla Cina al Sud America, dagli Stati Uniti a vari Paesi europei.