Nel nuovo soggetto della campagna di sensibilizzazione a confronto il mercato italiano con quello spagnolo
‘La buona comunicazione genera valore’. Il payoff che accomuna i diversi soggetti della campagna di Assocom rimane. E con la seconda uscita della campagna viene affrontato il tema della pressione fiscale sulle imprese della comunicazione e in generale sulle aziende italiane. Le agenzie in Italia stanno vivendo da tempo una significativa flessione degli investimenti che è una delle ragioni principali della crisi del settore. Ma questa situazione non è limitata al nostro Paese. Tuttavia, a parità di condizioni di mercato il sistema fiscale italiano, a differenza di altri, aggiunge pesanti e in alcuni casi inique imposizioni che stanno mettendo in ginocchio un settore già in difficoltà. L’esempio più eclatante è quello dell’IRAP. Il confronto fra Italia e Spagna è al centro di questo secondo soggetto.
“Numeri alla mano, a parità di fatturato e di numeri di addetti, due aziende che fanno lo stesso mestiere in Paesi diversi hanno risultati di business profondamente differenti. Le cause sono il cuneo fiscale e la presenza di tasse inique come l’IRAP – afferma Peter Michael Grosser, co-Presidente di Assocom – E’ un’urgenza che riguarda tutte le imprese della comunicazione, dai grandi gruppi alle piccole agenzie. Per questo è molto importante restare uniti, per combattere con più forza queste battaglie e recuperare competitività e dignità del nostro lavoro.”.
La provocazione della campagna Assocom sta nel fatto che se il livello storicamente molto alto di creatività, strategia, pensiero rappresentano un vantaggio competitivo per le agenzie che operano in Italia, questo primato viene frustrato clamorosamente dal peso fiscale che queste stesse imprese devono subire nel nostro Paese.