È finita il 31 marzo scorso l’esperienza di A+ Audit Bureau, la struttura di auditing media fondata nel 2006 da Paola Furlanetto con Giusi Confalonieri. La decisione è stata presa in virtù dell’ormai troppo alta frammentazione dei mezzi – e di metriche che ormai non rispecchiano una realtà profondamente mutata – che ha reso l’auditing un’attività troppo costosa e meno affidabile che in passato.
Paola Furlanetto, presidente e fondatore, ha preparato uno zaino leggero ed è partita per esplorare nuovi mercati, in particolare il Far East e il Sud America, non escludendo di avviare altre attività all’estero. Giusi Confalonieri, managing director di A+, proseguirà invece la sua attività come consulente.
A+, che due anni fa aveva chiuso la divisione dedicata alla pubblicità, era l’unica realtà interamente italiana sul mercato nazionale dell’auditing media dove operano anche Accenture, con una divisione creata nel 2008 per allinearsi all’offerta internazionale della società di consulenza, ed Ebiquity, società britannica che nel marzo del 2012 ha acquisito Fairbrother Lenz Eley.