Negli ultimi due mesi la raccolta di Rai Pubblicità ha dato segnali confrontanti. Nel primo semestre dell’anno quella su Rai Digital è cresciuta quasi del 25%
Con l’avvio della nuova politica commerciale per l’autunno, che va dal 6 settembre al 28 novembre, Rai Pubblicità ha annunciato una novità all’insegna della trasparenza, in linea con alcune delle indicazioni emerse in sede della Commissione di Vigilanza.
Come ha ribadito l’amministratore delegato di Rai Pubblicità Gian Paolo Tagliavia, in occasione della conferenza stampa di presentazione dei palinsesti autunnali di stamattina, “i prezzi della pubblicità che si pagano in Rai sono più alti di quelli degli altri. In una logica di dialogo con le istituzioni, abbiamo dunque previsto una notevole diminuzione dei listini lordi, lasciando invariati i prezzi netti, ai quali verranno di conseguenza adeguati gli sconti. Si tratta di un riordino aritmetico che ci aiuta ad essere in linea con le aspettative delle istituzioni. Inoltre daremo sul nostro sito informazioni di prima mano agli inserzionisti, che avranno così visibilità sugli elementi che concorrono alla definizione del prezzo netto».
Per la nuova stagione Rai ha stimato previsione di crescita degli ascolti verso lo scorso del 3%.
Il taglio dei listini. La nuova politica commerciale all’insegna della razionalizzazione prevede un abbattimento delle tariffe lorde a listino, nell’ordine del 70% sui canali generalisti e dell’80% sulle reti native digitali. Tale riduzione determinerà quindi una riduzione proporzionale degli sconti. Il costo per grp del 2020 è sostanzialmente allineato a quello dell’omologo periodo del 2019. Sul sito www.raipubblicita.it saranno a disposizione le stime di ascolto generate su 5 target dalle varie rubriche e verranno esplicitati gli elementi che influiscono sulla costruzione degli sconti come, ad esempio, il volume di investimento, la qualità degli spazi richiesti dal cliente, il periodo di pianificazione, la durata degli spot, la dimensione del formato, la multicanalità.
La raccolta pubblicitaria dei mesi di giugno e luglio segnano una netta inversione di tendenza rispetto al periodo del lock down, confermando nel complesso il fatturato dello scorso anno. Per quanto riguarda la raccolta su Rai Digital, nonostante la fase critica per l’intero comparto digitale, i primi 6 mesi dell’anno segnano una crescita vicina al 25% rispetto al pari periodo 2019.
Il listino tv è suddiviso, sia in termini di stime che di tariffa, in 3 periodi da 4 settimane ciascuno: vengono confermate le promozioni stagionali previste su tutti i canali del -10% e del -5% sulle prime due settimane del listino di settembre.
Offerte crossmediali saranno attivate sui prodotti di maggior richiamo di periodo in particolar modo quelle legate alle stagioni sportive di ciclismo, che raggruppano in tre mesi il top del ciclismo mondiale, e calcio, che prevede ben 18 partite degli azzurri. Infine, l’offerta omnivideo che integra la fruizione multipiattaforma di due generi di punta della programmazione Rai come la Fiction e la Cultura.
L’offerta di Rai Digital, che nel 1° semestre ha archiviato oltre 1 miliardo di visualizzazioni ed è stata un punto di riferimento per la popolazione digitale italiana, punterà da un lato su Fiction, Sport – con il Giro d’Italia e la Nazionale di Calcio – e le produzioni RaiPlay originals sempre disponibili su tutte le piattaforme (PC, Mobile, Tablet e Smart TV), dall’altro su un’offerta pubblicitaria coerente con l’impostazione della prima metà di quest’anno, che prevede formati video, display e iniziative speciali caratterizzata da un’impaginazione di prestigio e un basso affollamento.
Infine un’anticipazione riguardante il prossimo Festival di Sanremo: posticipato al 2-6 marzo e condotto ancora dall’abbinata Amadeus-Fiorello, anche se un piano B è stato immaginato, come ha spiegato il presidente di Rai Pubblicità Antonio Marano “speriamo di andare a Sanremo e di farlo nella formula tradizionale, puntando ad ‘urbanizzarlo’ sempre di più, allargarlo in tutta la città, sia dal punto artistico che come evento in sé”.