Gli operatori media e tlc avranno tempo circa 2 settimane per presentare le loro offerte. Gli spazi pubblicitari gestiti da Mediapro o da concessionaria
Sono 7 i pacchetti con cui Mediapro mette in vendita i diritti tv della Serie A, come si legge nel bando pubblicato venerdì sera. La filosofia dell’operatore catalano-cinese è quella del “più calcio per tutti su tutte le piattaforme” per aumentare la penetrazione del prodotto calcio in Italia e per recuperare l’investimento di 1.050 milioni a stagione promessi dalla società spagnola alla Lega Calcio.
Il pacchetto A contiene tutte le 380 partite per la piattaforma satellitare, il B1 248 per il digitale terrestre, e il B2 132 per la stessa piattaforma. Agli operatori Ott sono destinati C1 (380 gare) e C2 (248), che però non possono essere assegnati entrambi.
Per la piattaforma Iptv il pacchetto D1 da 248 partite e il D2 da 132. Ciascun prodotto audiovisivo ha 270 minuti di produzione, con pre e post partita.
Gli spazi pubblicitari saranno commercializzati da Mediapro “e/o da soggetti a cui Mediapro affiderà tali attività”. Il valore dei break potrebbe aggirarsi attorno ai 100 milioni di euro.
Ciascun prodotto audiovisivo ha 270 minuti di produzione, con pre e post partita. SI tratta di un pacchetto ‘chiavi in mano’ gradito soprattutto agli operatori Iptv e ott.
Sono previsti inoltre 6 pacchetti opzionali. Nel bando non sono indicati i prezzi minimi: verranno indicati “in un documento ancillare, che avrà la forma di una scrittura privata autenticata o di un atto pubblico e che sarà depositato, prima dell’apertura delle buste, presso un notaio di Milano, a scelta di Mediapro”.
Mediapro ha tolto i vincoli dei limiti di acquisto per numero di piattaforma: non sarà quindi presente l’esclusività di acquisto per singola piattaforma.
Gli operatori avranno tempo fino al 21 aprile per presentare le buste con le offerte. Successivamente la società valuterà l’offerta migliore o in alternativa ci sarà la possibilità di andare a trattativa privata.
Versato l’acconto di 64 milioni di euro, Mediapro dovrà garantire entro il 26 aprile una fidejussione da un miliardo più iva.
Nel caso le trattative non andassero a buon fine, Mediapro potrebbe convincere i presidenti delle squadre di calcio a varare il canale della Lega, che diventerebbe così editore: il partner potrebbe essere la tv quatariota “BeIN Sports”, con cui Mediapro collabora in Spagna (ma si e’ par;ato in passato anche della possibilita’ Discovery). Una strada questa comunque non così facile da percorrere visto che alcuni club (Juve, Inter e Roma in primis) sarebbero poco propensi a rischiare su una avventura completamente ‘nuova’ come quella del canale di Lega. Se ci dovesse essere un veto da parte dei club si rischierebbe l’apertura di un contenzioso legale.