I media hanno una grande responsabilità: perché sono tra i principali ispiratori di modelli, per tutte le generazioni, ha sottolineato la presidente Rai Marinella Soldi
Avviato nel 2022, completamente operativo nel 2023, il progetto di Cnr e Rai ‘No Women No Panel – Senza donne non se ne parla’ per l’equilibrio di genere nella comunicazione pubblica ha presentato il suo primo bilancio.
I dati analizzati riguardano le attività di monitoraggio effettuate dalle istituzioni nazionali e territoriali – Pubbliche amministrazioni, Università, Enti di ricerca e Accademie – firmatarie dell’Accordo con la Rai, tra cui lo stesso Cnr.
Per quanto riguarda la Rai, il percorso avviato con la sigla del memorandum d’intesa a gennaio 2022 con l’obiettivo di dare una rappresentazione femminile nei programmi Rai che sia più simile alla realtà, creando modelli per gli utenti e l’aspirazione perfettamente paritaria, ha raccolto finora l’adesione di 60 programmi (41 TV, 15 radio e 4 online) con un un numero più che raddoppiato di programmi con una presenza di donne pari o superiore al 50% rispetto al primo mese di rilevazione.
Non solo: è stato costruito un database delle esperte per rispondere ai feedback delle redazioni secondo cui le donne non voglio esporsi, è difficile trovare donne nelle discipline Stem, non è facile trovare ospiti in breve tempo per la messa in onda e quindi si va sul sicuro richiamando sempre gli stessi volti noti. l data base contiene circa 300 contatti di esperte forniti dalla Conferenza dei Rettori delle università italiane e ogni redazione può contribuire ad arricchirlo aggiungendo nuove esperte.
I numeri non mentono. “I numeri non mentono e la trasparenza è uno dei punti di forza di questo progetto, ci aiuta ad avere consapevolezza, a guardare la strada fatta e migliorarci dove serve”, ha dichiarato la Presidente Rai Marinella Soldi. “Anche per questo i media hanno una grande responsabilità: perché sono tra i principali ispiratori di modelli, per tutte le generazioni. I messaggi che si danno – o che sono assenti – si amplificano nella società e per questo il servizio pubblico ha un ruolo di primo piano in questa battaglia di civiltà contro gli stereotipi di genere”, ha aggiunto Soldi.
Quasi in parità. I dati raccolti dal Cnr monitorando 587 eventi nazionali tra il 2022 e il 2023 (di cui il 73,9% organizzati dallo stesso Cnr) dicono che la partecipazione ha quasi raggiunto la parità quando si tratta di moderatori ed esperti, i ‘manel’ sono stati il 16,6%, bilanciati dal 15% in cui il panel era composto solo da donne. La parità però non tocca ancora tutti gli ambiti: solo la politica si avvicina, mentre restano indietro attualità, ambiente, scienze, economia e cultura, in cui predominano ancora i panel tutti o prevalentemente maschili. Anche negli eventi di comunicazione pubblica di cui è partito il monitoraggio c’è una complessiva parità, ma le differenze permangono nei profili delle persone esperte invitate agli eventi.
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