Contenuti, creatività, KPI e misurazioni per la unit Brand Solutions, che pesa più del 15% sulla raccolta
Quella della produzione di contenuti originali è un’area in crescita, di grandissimo interesse per le marche, e che editori e concessionarie stanno coltivando con team dedicati e sempre più trasversali e posizionamenti strategici che guardano alla sostenibilità a lungo termine – per brand ed editori – delle iniziative speciali.
Per Francesca Sorge, Brand Solutions Senior Director di Discovery Media, l’organicità – nel rispetto della brand equity di committente ed editore – tra prodotto editoriale e contenuti di marca è un prerequisito di tutte le attività che ricadono nel perimetro delle iniziative speciali.
Infatti, la business unit che guida dal 2015 nella sua visione è “un ponte tra concessionaria ed editore per portare ai clienti più piani incrociati, da quelli tradizionali come le sponsorizzazioni a quelli innovativi come il branded content, con l’integrazione delle marche all’interno dei contenuti editoriali e dei diversi canali, dall’OTT Dplay alle community e ai social. Integrazione che diventerà ancora più palpabile nei prossimi mesi, quando la unit specializzata diventerà ancora più strategica, con un crescente focus anche sul digital.
Power. “La centralità è dei contenuti, sempre più cross-piattaforma, come dichiara anche il claim del nostro posizionamento, completamente rinnovato in questi primi mesi dell’anno ‘We power your brand stories’, accompagnato dal refresh del sito di Discovery Media e dell’area brand solutions in particolare”, racconta Sorge.
La unit Brand Solutions, che pesa ormai più del 15% della raccolta, è destinata a diventare sempre più determinante nella ‘traduzione’ delle esigenze strategiche delle marche, nel loro inserimento all’interno e intorno al prodotto editoriale e nell’integrazione del digital con un obiettivo di piena cross-medialità e la crescita dell’area native sui social, ricalcando e adattando il modello perseguito dalla community di Real Time, una delle prime per dimensioni e, soprattutto, engagement.
Contaminazione. Il cuore sarà sempre nella creatività grazie al team creativo interno a Discovery Italia, composto da persone con estrazioni ed esperienze di lavoro differenti, dal broadcasting alle agenzie creative, che lavora per concessionaria ed editore con estrema fluidità, facilitando così la creazione di contenuti basati su forti contenuti valoriali, sottolinea Sorge, “rispettando ed esaltando la brand equity della marca e del canale che ne veicola lo storytelling”.
La stessa contaminazione caratterizza la unit Brand Solutions dove si incrociano talenti misti e complementari, “capaci di interpretare al meglio sia gli obiettivi dei brand che quelli dell’editore, aggiunge Sorge. Con tanti canali che coprono tutti i target, per la unit Brand Solutions è importante evidenziare la ricchezza di formati e soluzione nuove che, con taglio diverso, hanno sempre lo storytelling come elemento portante e danno alle aziende molte opportunità per sfruttare i nostri contenuti più significativi”.
KPI. Un altro degli assi su cui si muoverà la unit Brand Solutions è quello dei KPI e delle misurazioni, al centro anche delle attività dell’Osservatorio Branded Entertainment di cui Discovery è nel board. “Stiamo lavorando anche con i nostri team Ad Sales Marketing e Insight Marketing per individuare le strade migliori” per muoversi tra opportunità e criticità, spiega, “con grande attenzione anche alla filiera”.
Intanto, le aziende stanno comprendendo la necessità di KPI per misurare soprattutto il risultato qualitativo, non solo quello quantitativo delle operazioni di branded entertainment. Dal canto suo, la unit Brand Solutions ha intenzione di intensificare la produzione, già cospicua, di insight per valorizzare ulteriormente il lavoro svolto nell’area delle iniziative speciali e individuare contenuti che possano ‘navigare’ indifferentemente su spazi dell’editore e dell’azienda cliente, sempre lavorando a 4 mani con i brand e l’editore per un risultato win win.