Numeri e confronti da parte della responsabile marketing di Rai, Roberta Lucca, con focus sul total video
Una chiusura di stagione da leader quella celebrata dalla Rai durante la presentazione dei nuovi palinsesti a Napoli. Roberta Lucca, che dal marketing della concessionaria lo scorso autunno è passata a quello editoriale, ha voluto sottolineare e chiarire alcuni aspetti dei risultati televisivi 2023/24.
A contribuire al traino della raccolta pubblicitaria sono stati infatti gli ascolti: 38% di share sulla tv, primo editore del mercato per tempo speso in total video con 49 milioni di contatti netti al mese, 20.900.000.000 di ore spese complessivamente da tutte le piattaforme nell’ultima stagione televisiva, 90% della popolazione raggiunta sul target centrale 25-54 e una copertura trasversale su tutti gli altri target, grazie alla combinazione tra i canali tv e la piattaforma RaiPlay.
Questi i numeri presentati dalla concessionaria, che aggiunge: “la posizione di leader è confermata da almeno 5 punti di share di vantaggio dei canali generalisti del servizio pubblico su tutti i competitor e un dominio in prime time con 7 serate vinte su 10”.
Roberta Lucca è poi scesa nel dettaglio dei numeri, come il dato Auditel del Totale giorno (7/26 individui dal 10/9/23 al 14/7/24) con il totale delle tre reti generaliste di viale Mazzini che hanno registrato un 31% di audience contro il 26,5% delle tre reti di Cologno.
Sulla stessa base, Lucca ha poi confrontato il risultato delle sei reti specializzate Rai (escluse dunque quelle prive di inserzioni pubblicitarie) che hanno registrato lo 0,84% di share con lo 0,82% complessivo di tutte le reti verticali Mediaset.
Lucca ha poi ribadito l’attrattività del prodotto Rai verso un target giovane/adulto: con un dato del primo semestre del 28,5% in crescita, confrontato il 28% dell’omologo 2023. Una differenza ancora più accentuata in prime time: 32,9% vs 30,6%.
La manager ha poi fatto chiarezza anche sul capitolo Europei di Calcio: a fronte di una platea televisiva diversa e inferiore rispetto a quella dell’edizione precedente della manifestazione, la tv ha registrato una copertura del 72% sulla sola tv lineare.
La total audience live delle partite dell’Italia ha registrato una share del 58,9% per una media complessiva del 37,3%.
Notevole l’apporto di RaiPlay con una crescita del 35% sulla piattaforma in live streaming rispetto all’edizione precedente (a parità di numero di partite). Il 72% delle fruizioni su RaiPlay sono avvenute live, il 28% on demand.
La stessa non linearità della programmazione e il consumo in mobilità, è stata poi l’ultima chiosa, ha investito in modo rilevante sia alcune categorie di programmi sia l’informazione. «Il Tg rimane un appuntamento importante a cui spetta il ruolo di sintesi della giornata, ma coloro che lavorano e hanno una vita molto intensa sono ormai abituati a crearsi il proprio palinsesto e fruire attraverso le notifiche le notizie in tempo reale».