Per celebrare la giornata mondiale della radio il 13 febbraio, l’associazione europea Egta che riunisce le concessionarie radio e TV invita aziende e agenzie a riscoprire il mezzo, ormai trasformato e reso più efficiente dalla digitalizzazione.
Egta ha evidenziato con cifre e fatti la solidità del mezzo come piattaforma pubblicitaria riassumendo una serie di ricerche in 13 argomenti a favore del mezzo che nonostante la pandemia non ha perso ascolti (in qualche caso li ha anche aumentati), è altamente segmentabile per geografia, demografia, orari e contenuti, è mobile e ubiquo grazie ai molti dispositivi digitali su cui è fruibile, si ascolta quando gli schermi sono off, sviluppa una relazione forte con gli ascoltatori, ha un effetto moltiplicatore nel media mix, genera immediata attivazione e risultati sugli investimenti, alimenta il brand building, genera traffico e ricerche sul digitale, è creativa, agile e flessibile, è una fonte di informazione affidabile, è brand safe ed è innovativa nell’utilizzo di ad tech e dati.
Nel 2020 in Italia gli investimenti pubblicitari sulla radio sono crollati del 25% nonostante la tenuta degli ascolti (-3,3%).