I clienti sono sempre più numerosi e per Sara Poma, head of branded content di Chora Media, il prossimo passo sarà l’evangelizzazione su metriche come awareness, reputazione e retention
Si è inaugurata con la serie ‘L’Ebreo Onorario’, che racconta la vita del banchiere Raffaele Mattioli e quelle delle persone che ha salvato dalla deportazione del 1938, la nuova collaborazione tra Chora Media e Intesa Sanpaolo On Air.
La partnership con la piattaforma di contenuti audio della banca proseguirà nel corso dell’anno con la seconda serie dedicata a Mattioli e un progetto in 50 episodi in cui i ricercatori italiani all’estero racconteranno le loro esperienze. Quello dei branded podcast è uno dei 4 pilastri su cui è costruita la proposizione di Chora Media e, dice Sara Poma, head of branded content, quello che nel corso del 2021 è cresciuto di più.
“Ne abbiamo realizzati 12 a partire da marzo/aprile dello scorso anno e oramai siamo cercati dalle aziende senza più dover cercarle noi”, afferma Poma. La fase di evangelizzazione è finita, in qualche modo, le serie branded in cantiere sono numerose e con alcune aziende si sta costruendo un rapporto continuativo. “Credo sia frutto di uno stile che mette sempre le storie al centro e della cura estrema dei prodotti”, aggiunge.
Il lavoro di evangelizzazione, piuttosto, si sta concentrando sullo sforzo di spostare l’attenzione dei brand dalle metriche prettamente social come reach e impression – “che non si applicano alla logica dei podcast”, commenta Poma – a metriche come awareness, reputazione e retention, quest’ultima, ammette la head of branded content, per Chora è buona e superiore alla media, che si attesta generalmente tra il 50% e il 60%.
Il corporate podcast non ha un’industria di preferenza, anche se Chora ha un’interesse spiccato per le istituzioni culturali: tra i progetti dello scorso anno ci sono un documentario per Ca’ del Bosco, 4 episodi aperti dalla voce di Pierfrancesco Favino narrati da Martina Colombari per raccontare la storia della casa vinicola, la serie ‘Nodi’ per Angelini Pharma, con la voce di Andrea Delogu che narra storie di pazienti affetti da schizofrenia ed epilessia e di chi si prende cura di loro, entrata nella top ten di Spotify, un originale audio diario promosso da Gilead Science con il supporto di Honboard per raccontare il cancro.
Un buon esempio, questo, di cosa significhi rendere accessibili a tutti le storie di marca, secondo Poma, considerato che quella dei podcast è ancora un’abitudine nuova per il mercato italiano, almeno per quanto riguarda gli ascolti, mentre le aziende, sostiene Poma, “stanno scoprendo il valore del raccontare le storie d’impresa, anche perché i podcast hanno una coda molto lunga e invecchiano lentamente”.
Se il rapporto con le aziende è sempre più consolidato, ancora tutto da costruire quello con le agenzie media e creative: “per ora la costruzione di branded podcast è prettamente sartoriale e non abbiamo un processo di lavoro strutturato con le agenzie”, aggiunge.
Gli altri pilastri della podcast company sono i progetti puramente editoriali, ma spesso di interesse delle piattaforme, i live con progetti di attualità e il publishing, con una scelta di distribuzione che punta sempre alla maggiore accessibilità e comprende tutte le piattaforme.