La riorganizzazione dei canali varata lo scorso giugno sta ottenendo ottimi risultati, avvicinando nuovi spettatori con un’offerta più trasversale e meno dipendente dalla targetizzazione socio-demo rigida
Nel primo semestre 2016 Mediaset Premium trasmetterà 33 serie tv di cui 13 nuovi titoli per un totale di 500 ore di prime visioni, circa il 20% del totale trasmesso.
«Uno sforzo notevole rispetto all’offerta degli altri network, verso i quali stiamo accorciando il gap in fatto di freschezza e qualità dei prodotti – ha spiegato Giovanni Modina, direttore Reti Pay lineari e non lineari di Mediaset -. Negli ultimi mesi si è moltiplicata l’attenzione dei media e del pubblico per i nostri titoli e anche dai social media abbiamo ottenuto commenti rilevanti: in primo luogo, il fatto che le serie di Premium meriterebbero più attenzione. Hannibal è stato un esempio, mentre oggi presentiamo un titolo che ha tutto per essere la serie dell’anno e tra i migliori della stagione a livello mondiale: è Mr. Robot, che poche settimane fa ha vinto il Golden Globe come miglior drama e miglior attore non protagonista a Christian Slater, e dal 3 marzo sarà ogni giovedì in prima serata su Premium Stories».
Tra le altre prime visioni, da segnalare il poliziesco Bosch prodotto da Amazon Studios e tratto dai libri di Michael Connelly, dal 24 febbraio ogni mercoledì in prima serata su Premium Crime. Entrambe saranno riproposte poco dopo l’on air anche sulle piattaforme on demand Premium Play e Infinity. Inoltre su Joi ci sarà dal 19 febbraio Significant Mother, su Action dal 2 aprile Supergirl e su Stories Chicago Med e nei prossimi mesi Shades of blue, Legends of Tomorrow, Game of Silence, Containment, Superstore, Telenovela, Lucifer e Heartbeat.
L’efficacia della riorganizzazione dei canali è emersa non solo dall’andamento degli abbonamenti ma anche dal riscontro sui social media. «Soprattutto la virata di Stories verso un posizionamento basato sulle grandi narrazioni e non sulle caratteristiche demografiche ha ottenuto ottimi risultati – ha aggiunto Modina -. Nato su quello che prima era il canale a target femminile Mya, che non risultava interessante per gli uomini, ora invece è il canale delle grandi storie, dei drama, diretto in uguale misura a uomini e donne. Così anche abbiamo rivisto la programmazione degli altri canali: Action è un po’ ‘meno action’ e Joi, che era schiacciato verso una dimensione da ‘pomeriggio di Italia 1’, ora ha assunto una vera vena comedy ben rappresentata dalle ultime serie The Big Ben Theory, una serie che il pubblico non si aspettava di vedere su una rete Mediaset. Del resto le stesse major stanno andando nella direzione di produrre serie e narrazioni che vanno oltre i target commerciali, ed è naturale che le reti televisive evolvano in questo senso».
Se a breve non si vedranno nuovi canali, è invece probabile che arriveranno riedizioni in HD o +24 di quelli esistenti, mentre sul digitale terrestre in chiaro è allo studio un nuovo canale a target maschile in stile ‘action’, ma caratterizzato in modo da non sovrapporsi all’offerta pay.